E mancavano soltanto gli incendi ora... in uno dei rari giorni in cui tira pure il vento ad alimentarli. Ma si sa, va sempre così.
È vero, gli incendi sono una costante dell'estate, ma in questo periodo avremmo fatto volentieri a meno di questo di così grandi dimensioni proprio alle porte della città.
Sembra di essere nel film di Bambi quando la foresta brucia. È davvero spaventoso, sconvolgente, del tutto spiazzante, vedere le fiamme bloccare la strada, mentre le gallerie gemelle sulla Bretella sembrano la bocca dell'inferno come si mostra nell'immaginario collettivo.
La paura, la tristezza, il mettersi nei panni di quelli che sono in prima linea, il passaggio continuo di elicotteri e Canadair nel caldo torrido che non fa respirare non aiutano certo a distendersi.
Sì, decisamente è necessario imparare a rilassarci in qualche modo, come fosse una sorta di esercizio, quasi. Che ne dite, vogliamo provarci?
Nell'incontro di martedì abbiamo fatto proprio questo. Lo abbiamo fatto con il nostro pensiero mirato e trascrivendo in parole il nostro percorso emotivo e mentale.
Ne troverete traccia nella pagina "Lucca Estate - Rilassati, Umano!".
Se vi va, date un occhiata anche al Post "La voce nascosta di Roma" che tratta lo stesso argomento da un altro punto di osservazione.
Ah, volevo dirvi... Se vorrete lasciate un commento, sarà molto gradito.
È bello vedervi intorno alla nostra panchina. Grazie di esserci.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore insieme a noi.
Vi aspettiamo!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
"Gli incendi sono una costante dell'estate", è vero, ma quanta rabbia mi assale. Sì, rabbia prima di tutto, prima della tristezza ed anche dell'angoscia, prima della paura...
RispondiEliminaRabbia per non trovare il modo di scoprire chi provoca questa devastazione, per non riuscire a punire in modo esemplare chi appicca fuochi con il preciso intento di provocare disastri e tragedie, rabbia perché come educatori forse non abbiamo fatto abbastanza per fare amare e rispettare l'ambiente che ci accoglie, ci abbraccia, ci coccola, ci dona la vita.
E poi penso a tutte le persone che sono rimaste coinvolte in questa tragedia e subentrano la tristezza e l'angoscia.
Stasera io dormirò nel mio letto, ma qui vicino ci sarà chi ancora non può rientrare nella propria casa e chi continuerà a lavorare e vegliare incessantemente.
Filettole, Nozzano, Balbano, Castiglioncello...paesi a me cari dove ancora vivono i miei ragazzi e gli amici di una vita.