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A volte si fa buio |
Divertimento e prudenza
Eccolo di nuovo. Ripassa ancora e ancora. Questo elicottero ha qualcosa di insolito. Non è il consueto giro di controllo. C'è qualcosa che non va. Gira da troppo ed è troppo basso. Sembra voglia atterrare sul tetto di casa mia.
Penso al solito incidente stradale o al ladruncolo da dover individuare sul lungomare.
In realtà invece è tutt'altra cosa. È accaduta una tragedia.
Non posso crederci. Un sabato di luglio pieno di vento e di onde in burrasca e la morte in agguato. Morti annegati... e feriti nel corpo e nell'anima.
Quello di cui vorrei parlare ora, però, è il concetto di pericolo percepito nella società moderna. Ho come l'impressione che si pensi che sia meglio negarlo, perché il pericolo ci disturba. Quindi, meglio una sorta di onnipotenza che va al di là del buon senso.
Noto questo atteggiamento un po' in ogni situazione, dai giochi dei bambini ai luoghi di lavoro. Per esempio, i piccoli corrono all'impazzata senza guardare chi e che cosa incrociano sul loro cammino e, senza capire se si arrampicano su oggetti che riusciranno a sostenere il loro peso, li vedi volteggiare in bilico lassù.
Sui luoghi di lavoro, poi, come ho visto fare più volte, magari ci si sporge in modo anomalo per non scendere e spostare una scala di mezzo metro oppure capita che si allunghi la mano per togliere qualcosa da un ingranaggio in movimento senza riflettere.
Si preferisce correre il rischio, piuttosto che prevedere le conseguenze di un gesto.
Saper comprendere una situazione, saper prevedere appunto le conseguenze di un gesto o di una scelta, attiva una competenza complessa e raffinata, che sarà una vera ricchezza nella vita.
Penso che sarebbe una buona cosa educare al riconoscimento del pericolo che si nasconde intorno a noi fin da piccolini. In questo modo proteggeremmo i nostri bambini e ne faremmo degli adulti più consapevoli.
C'è anche da dire che la prudenza viene completamente ignorata quando di mezzo c'è il divertimento, perché ci si deve divertire ad ogni costo, quasi annullarsi. Ci è dovuto.
Così, si tratti d'alcol, di velocità, di arrampicarsi in situazioni proibitive o di entrare in un mare in burrasca che blocca i pescherecci in porto, non possiamo desistere dal fare quello che vogliamo, perché ďobbiamo consumare un effimero godimento... ma forse é soltanto un tentativo.
L'elicottero ha smesso di girare da un pezzo.
Ora tutto è fermo e muto.
Troppo.
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Costruiamo il sereno |
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
condivido in tutto il tuo scritto e ne condivido preoccupazioni e auspici, e credo che alla base ci sia la fretta. prendo l'esempio dell'operaio che si allunga pericolosamente invece di spostare la scala, e dell'altro che interviene con la macchina in movimento.. queste cose le ho viste fare e le ho fatte, perchè intervenire fermando la macchina per un minuto e farlo 20/30 volte necessarie voleva dire non raggiungere il cottimo che ci era imposto. Posso dire che la mia mano valeva meno di un cottimo e poi se stavi alle regole, nessuno ti poteva dire nulla, ma eri considerata uno scarto e i
RispondiEliminacolleghi non volevano lavorare con te.
Uscendo dal personale che fa ancora male, vedo la fretta di
crescere nei miei nipoti, la fretta di giocare a quei giochi infernali per non essere "ammazzato". le spericolatezze gratuite per essere apprezzati dal branco, per apparire ganzo e cercare l'attenzione dei ragazzi più grandi. e anche noi adulti non scherziamo. Siamo perennemente di corsa, c'è il lavoro, per carità, ci vuole, poi ci sono tutti i sacrifici per mantenerlo, Ci sono i figli con i loro mille impegni e corriamo come pazzi per le strade in barba alla sicurezza per rispettare gli impegni perchè arrivare vivi, ma con 10 minuti di ritardo è un opzione non presa in considerazione come quella di partire prima. Poi se siamo stati prudenti, arriva la vecchiaia e cominci ad avere paura della velocità, allora pur rispettando rigorosamente il codice della strada vieni aggredito verbalmente perchè il nostro rispetto del limite di velocità impedisce agli altri di lanciare le loro macchine a 100 per arrivare puntuali in palestra per il loro corso di pilates .
crescere nei miei nipoti, le