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Indovina indovinello... cos'è l'oggetto nel cestello? |
Buongiorno, amici cari de “La Panchina”!
Come va?
Nel mondo reale frequenti scrosci di pioggia e nubi fitte caratterizzano questi ultimi giorni d'inverno.
Intorno alla nostra panchina, invece, le idee sono allegramente colorate e si avventurano in piacevoli atmosfere sempre in movimento e stimolanti.
Mercoledì la nostra panchina ha vissuto, finalmente, un momento di concretezza e di sana realtà.
Ci siamo incontrati nella biblioteca “Maria Eletta Martini”, nel bel palazzo di Lucca in Via Sant'Andrea 33.
È stato un momento emozionante.
Dovevamo conoscerci, vedere cosa sarebbe accaduto, capire se… se…
La prima cosa che è apparsa evidente è che tutti noi avevamo una gran voglia di parlare, di raccontarci, di portare all'esterno i nostri pensieri… quasi quasi non riuscivamo ad ascoltarci tanta era la voglia di chiarirci e di chiarire agli altri le nostre esperienze.
Se ce ne fosse stato ancora bisogno, questo mi ha ulteriormente riconfermato come trovarci sulla panchina sia utile e divertente per essere accolti ed essere ascoltati e come imparare a vivere il silenzio per ascoltare gli altri sarà l'obiettivo prioritario dei prossimi incontri.
Quasi subito, però, siamo partiti per altre strade, meno consuete e meno esplorate.
Avevamo a disposizione un semplice quadrato di carta riciclata… Potevamo utilizzarlo in qualche modo per fare un'esperienza che ci portasse lì, intensamente nel presente, lontano dai nostri soliti giri di pensiero ormai poco innovativi?
Ho invitato gli amici de “La Panchina” ad eseguire quattro o cinque pieghe… e magia e abbiamo visto apparire un cuore, un po' sgangherato, ma un cuore.
Sì, un cuore, perché è nel campo delle emozioni che avremmo pescato.
E perché non scrivere dietro, nascosta in una piega, una parolina?
Una sola parola.
Già, una sola parola… ma una parola è molto di più di alcune lettere vicine.
Può essere un concetto, un'idea, un'ide che ci può portare anche lontano lontano.
In questo modo siamo entrati nel mondo delle parole… e una parola tira l’altra abbiamo intrecciato ghirlande di parole e siamo entrati in una sorridente girandola di rime, dapprima stentate e poi sempre più vitali e sorridenti.
... Conoscersi è davvero bello
e fa di una piccola casa un castello...
Incredibile ma vero… siamo usciti di lì con una cosa nostra, una cosa che ci rappresenta e ci ricorda questa prima panchina reale: una filastrocca costruita con le nostre parole del cuore, una filastrocca che in molti mai avrebbero creduto possibile creare.
Prima di andare via, abbiamo scelto un'altra parola da scrivere dalla parte opposta del nostro cuore.
Che bello!
Sono venute fuori tutte parole bellissime di serenità e di amicizia!
Non ho raccontato proprio tutto tutto del nostro incontro sulla panchina reale.
Se qualcuno lo desidera, può ancora venire a farne parte o semplicemente a curiosare un mercoledì in cui si ha un po' di tempo a disposizione per se stessi!
Alla prossima!
È non dimenticate mai di allenare i muscoli della mente e del cuore!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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