Buongiorno, amici carissimi de "La Panchina"!
Ci avviciniamo a grandi passi alla Pasqua e già i rametti di olivo sono tornati ad allietare le nostre case.
C'è tanta voglia di sole e tepidi zefiri.
In realtà essi sono un po' troppo titubanti a prendere vita stabilmente, per donarci nuova energia.
Tuttavia marzo ormai è quasi finito e la bella stagione non potrà tardare ulteriormente ad arrivare.
Intorno alle nostre panchine, invece, c'è un grande fermento, una vivacità che ci fa stare bene e che vogliamo condividere, creando un'osmosi tra la panchina reale e quella virtuale.
Come sapete, mercoledì 28 marzo ci siamo incontrati per la terza volta secondo quanto programmato.
Siamo stati davvero molto bene.
La voglia di parlare e raccontarci ha subito animato i nostri sorrisi e il rito del pieghevole con i nostri scritti, che ho distribuito, è stato molto gradito.
Nel pieghevole ho raccolto gli scritti contenuti nei librini costruiti intorno alla panchina la settimana scorsa. Oltre alle nostre emozioni e ai nostri sentimenti, quel pieghevole rappresenta concretamente noi, un gruppo che vive allegramente la leggerezza della panchina.
Rileggendolo, sorrisi e emozioni e un po' di orgoglio si sono nuovamente resi palesi.
Piegare la carta era qualcosa che nessuno aveva previsto e che ha riscosso interesse e creato divertimento.
In fondo avere le mani occupate mentre si parla corrisponde allo sferruzzare delle nonne di un tempo. Allenta la tensione, aumenta la concentrazione sul tempo che si sta vivendo, ci concentra su elementi più profondi.
Prima di passare ad una nuova proposta, però, ho deciso di leggere una filastrocca per richiamare il gioco delle rime e per riflettere un po' sul fatto che anche con parole semplici e storie apparentemente per bambini è possibile veicolare contenuti educativi per grandi e piccini.
Ho scelto quella di "Rarité".
La potrete trovare, se vi va, in "Edu - Pillole: Piccoli bimbi crescono - L'amico immaginario", insieme ad altre riflessioni sulle implicazioni che possono scaturire da questa storiella in rima.
C'è stato interesse palese all'ascolto, grazie al ritmo rassicurante e agli scenari giocosi che evoca.
Ed eccoci a piegare due fogli di carta riciclata.
Questa volta abbiamo costruito una scatolina, completa di coperchio.
Siamo partiti da un quadrato che abbiamo piegato lungo le due diagonali e poi e poi...
E le parole? Non le abbiamo certo dimenticate!
Questa volta abbiamo annotato brevemente un pensiero in un biglietto da conservare dentro la nostra scatolina.
La messa in comune dei pensieri annotati ha mostrato che si trattava sempre di parole che venivano dal profondo, che sembravano assurde da assemblare... e che invece si sono pian piano allineate in bell'ordine: avevamo iniziato a creare la nostra prima storia!
Volete conoscerne i particolari?
Li troverete nella pagina "Insieme - Creiamo una storia? 5".
Pur per sommi capi questo è stato il terzo incontro de "La Panchina" a Lucca.
Ricordo, per chi volesse partecipare, che noi ci ritroviamo in Via Sant'Andrea 33, tutti i mercoledì alle ore 16.00 e saremmo lieti di condividere con voi le nostre esperienze.
Vi aspettiamo.
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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