Buongiorno, cari amici de "La Panchina"!
Come sempre è bello essere qui insieme!
La pioggia gelata della città mi aveva completamente anestetizzata là fuori.
Avevo proprio necessità di rinascere nella luce e nel calore che si irradia da questa panchina.
Insieme al sangue che torna a scorrere nelle vene, tante immagini scorrono ora davanti ai miei occhi.
Sono volti di persone che non ci sono più.
Forse le loro energie, in questo momento di perfetta concentrazione, vogliono rendersi palesi a me che le ho apprezzate quando erano nel mondo reale in carne ed ossa.
Uno è di una persona di famiglia di cui oggi ricorre il triste anniversario, ma è l'altro che mi appare in evidenza, più grande nelle dimensioni e più vivo e luminoso tra tutti.
È il volto di una donna, occhi grandi verdi oliva e sguardo limpido e pulito.
Non ha niente da nascondere questa anima bella.
L'armonia scorre intorno, dentro e fuori di lei.
Lei se ne è andata via da poco e davvero troppo in fretta, ma non ha perso la sua luce.
Il colorito chiaro è appena sfumato di rosa sotto i ricciolini corti corti da poco venuti al mondo.
La donna mi osserva e muta mi parla, luce risplendente tra tanti volti un po’ scoloriti dal tempo.
Sorrido in sintonia con questo sguardo e sono anch'io ripiena di luce.
Non c’è tristezza qui, non c’è dolore.
La ribellione ad un processo che non dipende da noi è rimasta nel mondo reale.
Quel dolore che fa troppo male è proprio qui che trova la sua genesi.
Nell'atmosfera intensa che si irradia intorno alla panchina, tra le parole che si intrecciano in catene di pensieri, invece, sembra facile raggiungere piani di conoscenza più profondi, andare al di là di quella soglia di concretezza che molto spesso impedisce di andare oltre.
Riannodare le tracce che abbiamo lasciato e intrecciato apre un nuovo mondo di riflessioni e di scambi comunicativi, in una dimensione del pensiero che lontano dalla nostra panchina è molto difficile da trovare e realizzare.
Torna ancora anima bella a rallegrarmi con i ricordi di quel tempo poetico, seppure molto breve, che abbiamo avuto la fortuna di vivere insieme, un tempo fatto molto di parole, di riflessioni, di belle emozioni.
Grazie per esserci stata. Sono stata fortunata ad incontrarti.
E voi che vi siete poco alla volta avvicinati alla nostra panchina, siete riusciti a percepire il brillare di questa luce?
Non è magia trasformare il dolore in serenità, la perdita in un ritrovamento, la morte in una nuova intensa luce?
Grazie per essere stati qui con me.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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