Besame mucho
Nel vicolo, non lontano, un musicista di strada sta suonando “Besame mucho" quasi con impegno e una certa passione, poche note che salgono verso il cielo a trovare la libertà.
Certamente sono sufficienti a riportarmi indietro di tanti anni, quando mi capitò di ascoltare per la prima volta questa canzone.
Potere della mente!
Bastano due note, uno scorcio che ne ricorda un altro, un sapore o un odore, ma anche una sensazione tattile, per riportare alla mente, viva come allora, un’atmosfera vissuta tanto tanto tempo prima.
Tutti noi abbiamo avuto esperienza di questo.
Quello che ci differenzia è che non tutti viviamo nello stesso modo queste emozioni che ci arrivano improvvise nel presente da un lontano o lontanissimo passato.
L'esperienza che ci viene richiamata potrebbe essere stata bella e positiva, ma anche di segno completamente opposto, cioè brutta e dolorosa.
Quasi tutti, però, rivivono questa vecchia emozione, sia che abbia generato una capriola del cuore o un crampo allo stomaco, per un brevissimo tempo, un solo brevissimo attimo, prima di restituirla tout court al passato.
È come se avessero toccato qualcosa di bollente e si fossero scottati oppure come se ne avessero paura.
In realtà io penso che si dovrebbe fare proprio il contrario.
Tutto quello che ci torna a livello cosciente da una profondità, che resta spesso un'illustre sconosciuta, è sicuramente sempre prezioso.
Infatti se ciò che proviamo è qualcosa di bello che ci fa conoscere l'emozione della nostalgia, godiamocelo per bene e a lungo e poi stipiamolo nel nostro cassettino speciale, quello delle cose piacevoli cui possiamo accedere quando siamo un po' giù per ricaricarci.
Se al contrario è un crampo allo stomaco quello che ci coglie, fermiamoci un attimo a recuperare anche quell’esperienza passata che è stata così negativa e ancora ci fa male.
Perché? A cosa serve sentire ancora male?
La domanda sorge spontanea.
In realtà credo proprio che serva.
Ripensiamo alla situazione dolorosa che ancora oggi ci provoca sofferenza e cerchiamo di capire con l’esperienza che abbiamo adesso cosa sia realmente accaduto.
Il più delle volte scopriamo che non c'è una ragione vera per cui doverci ancora preoccupare.
La sensibilità di ieri ci ha fatto vivere la situazione troppo intensamente, forse anche in un modo sbagliato, probabilmente a causa di un'interpretazione errata della realtà, ma oggi possiamo accorgerci di ciò che non era proprio così come sembrava.
Quindi ricomponiamo tutto quello che ci è accaduto, riordiniamolo per bene e poniamolo nel cassettino delle cose risolte.
Vi accorgerete di sentirvi molto meglio, molto più leggeri di prima, un senso di benessere mai immaginato.
Questo lavoro su di noi, se fatto sistematicamente, potrebbe essere quello che ci aiuta a sedare le ansie, a sciogliere quel nervosismo che in questa vita frenetica spesso ci accompagna e di cui spesso non ci spieghiamo il perchè.
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
RispondiEliminaBésame mucho
Bésame, bésame mucho
Como si fuera esta noche
La última vez
Bésame, bésame mucho
Que tengo miedo a tenerte
Y perderte otra vez
Bésame, bésame mucho
Como si fuera esta noche
La última vez
Bésame, bésame mucho
Que tengo miedo a tenerte
Y perderte otra vez
Quiero tenerte muy cerca
Mirarme en tus ojos
Verte junto a mi
Piensa que tal vez mañana
Yo ya estaré lejos
Muy lejos de ti
Bésame, bésame mucho
Como si fuera esta noche
La última vez
Bésame, bésame mucho
Que tengo miedo a tenerte
Y perderte otra vez
Quiero tenerte muy cerca
Mirarme en tus ojos
Verte junto a mi
Piensa que tal vez mañana
Yo ya estaré lejos
Muy lejos de ti
Bésame, bésame mucho
Como si fuera esta noche
La última vez
Bésame, bésame mucho
Que tengo miedo a tenerte
Y perderte otra vez
Testo: Consuelo Velázquez
Grazie, carissima Stilosaura, per aver postato le parole di questa bellissima canzone che richiama atmosfere emozionanti un po' a tutti noi.
EliminaSono molto felice di ritrovarti.
Torna ancora a qui con noi!
La tua presenza ci sostiene e ci fa felici.