Buongiorno, amici de "La Panchina"!
La vostra presenza qui oggi mi fa particolarmente piacere.
Quando il tempo è grigio il calore umano è oltremodo gradito.
Infatti, anche all'uomo accade di voler stare insieme per trovare reciproco sostegno, un po' come fanno gli animaletti che si stringono tra loro, a contatto di pelle e di piume, in attesa che il sole torni a brillare. Ma questa è cosa nota.
Come forse avrete notato, non ho fatto in tempo a sedermi sulla nostra accogliente panchina che sono stata subito distolta, perché proprio mentre mi sedevo e mi immergevo in questa atmosfera carezzevole, inavvertitamente ho fatto cadere un libro... e dal libro è sgusciato fuori, lucido e brillante, come nuovo, questo bigliettino donatomi da un bambino nel lontano 2008.
Subito mi sono ritrovata in un vortice di emozioni e sensazioni indescrivibili, come fosse stato ieri. Non so se le avete lette sul mio viso...
Ho rivissuto quel tempo lontano intensamente, cinque lunghi anni raccolti in quelle ultime giornate torride di giugno, attraverso un bellissimo drago, mentre ci stavamo salutando anche con qualche lacrimuccia.
La vita sarebbe proseguita e saremmo stati separati, ma nella cassettina dei ricordi avevamo accumulato tante ricchezze da poter utilizzare al momento opportuno.
Non tutto avviene per caso.
Le piccole cose belle che abbiamo raccolto nella vita, sono in grado di creare nuova vita a distanza di anni.
Pensate che tristezza vedere che, alla ricerca di grandi, grandissimi piaceri, si ignorano le preziose opportunità, che al momento tali non sembrano, per arricchire noi stessi e chi ci circonda.
Chissà se quel bambino vedrà o riconoscerà il suo lavoro oggi!
Certo capire che a distanza di anni ancora esiste integro e che qualcuno lo ha così apprezzato da tenerlo sempre con sé, non potrà che fargli vivere il grande piacere di essere riconosciuto come persona, di avere un valore importante al di là di tutto.
Se invece mai gli capiterà di trovarsi qui, intorno alla panchina con noi, sono certa che il magnifico ragazzo che egli è oggi si sentirà riscaldare il cuore ogni volta che i suoi pensieri scivoleranno in quell'humus lontano, quando trasformava la sua sensibilità nella ricchezza interiore che sono sicura alberga ancora oggi nella sua anima di adulto.
Penso che anche voi abbiate tante piccole perle come queste nascoste nel vostro cuore.
Riportatele in luce e godetene ancora oggi.
I ricordi non devono far male, devono essere lenitivi e consolatori.
Questo è il segreto per trovare il nostro equilibrio e sedare le troppe ansie che la vita di oggi vorrebbe regalarci.
Vi esorto a cercare e a cercare ancora le cose belle che avete dentro e che avete dimenticato.
È bastato davvero molto poco per una riflessione utile a tutti e per sentirsi bene anche in una giornata un po' troppo plumbea.
Che ne dite?
Grazie per essere stati qui!
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!