Oh, finalmente qualche minuto libero! Sí, qualche attimo per sedermi su questa panchina magica che riporta il mio sentire ai livelli di armonia che mi sono amici.
Incredibile ma vero quanto la vita di oggi ti assorba totalmente obnubilando il tuo desiderio profondo di ritrovarti! Mi accorgo che si corre sempre in avanti con la sensazione di dover terminare qualcosa che poi, in realtà, non è mai l'ultima cosa da fare. Ce n'è sempre un'altra in agguato pronta a ghermirti.
Oggi ho tempo per scendere di nuovo le scale del profondo che è dentro di me... vediamo cosa ne emergerà.
Comincio ad addentrarmi con cautela, uno scalino dopo l'altro, verso la confusione in movimento che mi sembra di scorgere laggiù. Non è affatto facile.
Sono piuttosto rigida e mi sembra di non avere pensieri né emozioni, se non una sensazione di inutilità, che è anche piuttosto sgradevole.
Un grigio confuso mi accoglie. Mi sembrerebbe quasi quasi inutile continuare, ma mi sforzo di proseguire. Per fortuna, lo spazio comincia a dilatarsi e il colore intorno adesso sta virando al giallo. Un'ondata di calore comincia a solleticarmi. È delizioso.
Meccanicamente mi ritrovo a sorridere, mentre scendo un'ulteriore scala, direi una vera e propria scalinata, che si amplia a dismisura mentre piega verso destra.
Mi ritrovo in un dipinto che devo forse aver visto da qualche parte, ma certamente qui l'atmosfera è tutta un'altra. Infatti sono giunta nel regno delle parole che stanno eseguendo una danza incomprensibile per me, ma affascinante come non mai. Bagliori emozionanti guizzano imprevedibili fra loro.
Devo assolutamente prendere una parola, ma non ho il mio solito retino. Dovrò trovare un altro modo... impossibile riuscire ad afferrarne una con una sola mano. I miei tentativi vanno chiaramente a vuoto.
Allora metto le due mani a coppa davanti a me ed entro nel ritmo della danza, muovendomi all'unisono con parole e luci. Incredibile! Adesso quella parolina laggiù, che mi piace tanto, sembra addirittura ferma, perché andiamo alla stessa velocità.
Mi basta spostarmi appena un po' e la rinchiudo delicatamente tra le mie mani. Mi fermo ed esco dalla danza primordiale, il Tutto che sempre attende laggiù la nostra attenzione.
Mi siedo su una sporgenza e finalmente incontro la mia parola: lallazione.
Che strana parola ho catturato oggi! Strana davvero! E che effetto mi fa!
Mi ritrovo immediatamente a cullare i miei bambini con il tipico la-la-la che tutti noi canticchiamo quando prendiamo un bimbo in braccio per calmarlo o farlo addormentare. Inevitabile pensare a questo.
E poi, certo, il pensiero mi va alle prime lallazioni che i piccolini sperimentano prima della scoperta del linguaggio vero e proprio. Chi non ricorda le sillabe ripetute all'infinito in interminabili esercitazioni che mettono in atto?
Tuttavia a me questa parola riporta prepotentemente ad altri pensieri e ad altre emozioni.
Mi sento già canticchiare nella mente un la-la-la ritmico che ha il potere di calmarmi come un balsamo, che mi culla il cuore come una carezza, che gratifica il mio IO profondo.
Insomma, ho messo in atto una lallazione silenziosa, tutta mentale, che si attua laggiù, proprio laggiù dove le scale le ho scese proprio tutte.
Sono estasiata davanti a questo accadimento, che si ripete ogni volta che riesco a scendere le scale. A pensarci bene, mi succede ricorrentemente... e non l'avevo mai notato!
E poi mi ritrovo anche a sorridere senza volerlo, quando spontanee queste note mi inducono a procedere nel mio mondo infinito, allontanandomi da quello reale, freddo, irritante, aggressivo o malevolo, grigio e nebbioso.
È magnifico quello che trovo laggiù, impagabile il conforto che ne traggo... ma la cosa più sorprendente è che quando risalgo le scale, il mondo reale è nuovamente pieno di luce e di colori.
Che straordinaria lallazione è questa, non vi pare?
C'è forse anche qualche cosa di più? Direi proprio di sì. Se ci riflettiamo un attimo questa potrebbe essere, infatti, anche una tecnica interessante da utilizzare sistematicamente quando abbiamo bisogno di rilassarci, di riportare il nostro IO profondo ad un equilibrio indispensabile per farci stare bene e darci nuove energie.
Dunque, senza volerlo, forse non è stato un caso che io abbia afferrato questa parolina e non un'altra. Era necessario che la utilizzassi in modo più consapevole per trasmetterne a voi che leggete tutto il suo fascino. Spero di esserci riuscita!
Sì, è proprio necessario trovare del tempo per scendere dentro di noi una volta ogni tanto, canticchiando una portentosa lallazione, un la-la-la divertente e luminoso che sa portare lontano.
Grazie per essere stati qui con me ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!