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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Racconto - Un incontro ravvicinato

 





Di nuovo?
Insomma cosa ci fai lassù su quell'angolo del tetto?
Sei enorme così da vicino! E poi perché stai lì, in quella posizione, in bilico su quello spazio angusto, fermo immobile come fossi di pietra?
Invece no, non sei affatto di pietra! Sei vivo e inquietante, instancabile e troppo determinato. Deciso, già. Ma deciso a fare cosa?
Cos'hai da guardarmi? Mi conosci? Mi scruti o mi minacci? Insomma, cosa vuoi?

 
Eccoti ancora lassù.
Sapevo già prima di aprire la finestra che ti ci avrei trovato! 
Sempre nello stesso punto, sempre immobile e muto. 
Perché mi guardi e non favelli? - direbbe l'artista.
Dunque vivi su quel tetto? Come fai, vista la tua stazza?  Sei enorme… bello… ma la tua mole fa paura! Mi disorienta... Non ci sono abituata. 
Una volta, in città, io mi aspettavo soltanto rondini e passerotti. Anche vedere un piccione era raro e, se capitava, lo incontravo mentre stazionava vicino alle colombaie. Iridescenti, le loro piume mi affascinavano. Restavo a lungo a guardarle incantata. Tuttavia, mai e poi mai incontravo esseri enormi come te e con le zampe palmate per di più.
È inutile che mi guardi così intensamente. La tua immobilità ieratica non mi facilita… perciò io ti lascio, tanto lo so che fra un po' ti leverai in volo con tutti gli altri e comincerete a litigare sui tetti della corte con versi terribili e aggressivi. No, non mi incanti con questo sguardo magnetico, che ha quasi dell'umano. Te l'ho già detto, mi inquieti e basta! Ti saluto, bello! Puoi girarti di là.
 

Oggi c'è un bel sole. Pioggia e vento, comunque, tu sei sempre su quell'angolo del tetto a guardare la mia finestra… oppure stai aspettando proprio me? È me che vuoi vedere?  Sembri quasi bello, oggi…  e dolce.
Forse perché nel grigio del cielo le tue piume argentee sprizzano vitalità.
Non ti muovi, il tuo sguardo è fisso come sempre, ma c'è una profondità inusitata… sembra che tu voglia dirmi qualcosa. Su, fammi capire! Se non hai il nido, che ci fai qui tutte le mattine? 
Sì, dal tuo atteggiamento ho adesso la certezza che ci siamo già visti. Ma dove e perché? Che questioni abbiamo in sospeso?
Mi ci fa male la testa a furia di pensarci, ma non riesco a venirne a capo! 
Basta, mi ritiro, caro. Ti lascio libero ai tuoi sgradevoli litigi sui tetti.
 

Oh! Ma guarda! Possibile? Oggi non c'è...
Oh, te ne sei andatooo?! Che strano vedere quell'angolo vuoto! Sì, ormai mi ero abituata alla tua presenza…  e poi, a pensarci bene, sugli angoli delle grondaie, non starebbero male delle immagini decorative. In fondo tu lo eri...
Allora, forse, mi sono sbagliata. Non era me che cercavi… Eppure io sento che c'è qualcosa tra me e te… Mi sarò suggestionata? Certo, è così… infatti, te ne sei andato…
Hu!
Oh, che cos'è questo verso?
Hu, hu!
Oh, mio dio! Sei tuuu! Ancora tu… Dove eri? Perché hai cambiato posto? Hai lasciato l'angolo lassù in alto e sei sceso proprio davanti alla mia finestra… Strano, eri già lì... ma qui vicino io non ci avevo nemmeno guardato. Mamma mia, sei ancora più grande visto così da vicino. 
È una risposta? Sì, allora è proprio me che cercavi… e ora ho anche capito! Ho capito chi sei… e forse anche che cosa vuoi.
Sì, sei un lui, ne sono certa. Il tuo sguardo non può essere quello di una lei. C'è in esso qualcosa che mi turba.  Sei lui!  Comunque, allontanati! Non ti voglio così vicino.
 

Bene! Vedo che hai ripreso il tuo posto abituale. E lì che devi fermarti… per fortuna l’hai capito! Sei già troppo vicino anche così…
Oh, sì che ti ho riconosciuto! Finalmente ti ho riconosciuto, essere insaziabile! 
Adesso ne sono sicura. Ci siamo già incontrati, certo… e non è stato un incontro del tutto tranquillo. Sei stato davvero aggressivo, spaventoso nella tua irruenza. Non avevo mai visto niente di simile.
La mia Roma, il mio Tevere, la mia Isola Tiberina, in un giorno di giugno.
Quando mi sono trovata a percorrere il piccolo ponte per attraversare l’isola, non potevo nemmeno lontanamente immaginare quello in cui mi sarei imbattuta.
Sì, c'erano dei gabbiani che volavano in giro sul fiume, ma ce ne sono sempre tanti anche sulla spiaggia che frequento d'estate. 
Non posso pensarci… il cuore mi trema al solo ricordo. Ma quanti eravate? Tanti… tantissimi… troppi! E quegli urli… terribili, spaventosi… un inferno! Pensavo di essere finita nel film di Hitchcock!  Tutta quella gente che vi offriva da mangiare, ma voi eravate insaziabili. E tu, tu… eri il più violento di tutti… eppure vi stavano offrendo abbondante cibo delizioso. Era necessario aggredire in quel modo?
Non feci in tempo a passare oltre che tu per poco non mi buttasti per terra! Feristi a sangue la mano di mio marito che si era levata a proteggermi. Che parapiglia! La distribuzione del cibo si fermò di botto e voi ferocemente arrabbiati nelle vostre moli imponenti a svolazzare sul parapetto e sulle teste della gente! Quella protesta durò un tempo infinito! Non si poteva evitare? Non siete voi i padroni del fiume!
Adesso ricordo perfettamente. Ti ho riconosciuto. Tu devi esserci rimasto male e, unico, ti fermasti. Ti fermasti a guardarmi, immobile come una statua. Perché? Come hai fatto a trovarmi? Cosa vuoi dirmi?
Sei dispiaciuto? Oppure... 
Guarda, se rimani al posto tuo, puoi anche restare lì, io non ho niente contro di te, pace fatta, ma non azzardarti ad avvicinarti oltre! Io cibo non te ne dò certamente. 
Ciao, bello. Se ti sei definitivamente calmato, puoi anche tornare a salutarmi, se vuoi. Mi Sono abituata alla tua elegante figura... ed anch'io ho bisogno di compagnia...


Nessuno anche oggi.
Se ne è andato definitivamente. In fondo mi dispiace un po'. 


Niente. Deserto... Il comignolo è più solitario di sempre. Giusto! In fondo lui voleva solo chiedermi scusa... 
Tutto questo, però, è molto strano davvero, adesso... Non l'avrei mai creduto... La verità è che adesso sento forte la sua mancanza... Sono forse una persona troppo sola?
Hu!
Ciaaaooo! Non ti avevo visto qui vicino alla finestra! Ti cercavo sul comignolo...
Allora... allora sei tornato!
Bello... Ti trovo bellissimo... 


 


 


 




4 commenti:

  1. Bello questo racconto. Fa rimanere con il fiato sospeso. Lo sento un po' mio

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    1. Grazie. Ne sono contenta. Ti conosco? Comunque sia, torna ancora sulla nostra panchina! ❤

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  2. Piacevole racconto.I fondo ci vuole così poco per trovare un amico, per affezionarsi a lui e per sentirne la mancanza quando ci accorgiamo che ci manca la sua presenza, chiunque esso sia.......

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    Risposte
    1. Ciao, Rosaspina! Sono davvero contenta di ritrovarti ancora sulla nostra panchina. Concordo con te e vado anche oltre. L'amicizia è una necessità fondamentale per l'individuo e per l'umanità stessa e, quindi, va ben curata, perché è un bene prezioso e migliora la qualità della vita. Grazie di essere qui. ❤

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