Powered by Blogger.



Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Creiamo una storia? 8







La Panchina



Nello spazio il satellite lavorava a pieno ritmo lungo la sua traiettoria come stabilito.
Da lassù il panorama era magnifico. 
Gli occhi elettronici scrutavano ovunque con la precisione e l'approfondimento che solo le modernissime tecnologie consentivano. 
Alcuni osservavano e raccoglievano dati tutto intorno a loro, in ogni direzione, ma uno tra i più importanti era quello che guardava verso la Terra, regolando continuamente il suo zoom per mettere meglio a fuoco e scrutare gli angoli più reconditi della città murata. 
Ancora un po' e, superato l'arborato cerchio, si ritrovò per le viuzze medievali di Lucca Drento.



Era una bella giornata d'estate. Il sole splendeva alto nel cielo.
La signora passeggiava all'aria aperta lungo il muro di cinta del giardino di Palazzo Orsetti.
Il giardino era pieno di fiori.
Sì coglieva il monotono lavoro di un'ape intorno a loro.
Lungo il muro il glicine pendeva. La pianta annosa era piena di fiori e doveva essere molto profumata.
Non lontano un cane scodinzolava davanti alla sua cuccia.
In quella alla signora venne fatto di pensare alla partita a scacchi che aveva consentito a quel giardino di passare di proprietà del Comune.
Dal satellite l'occhio elettronico si spostò all'interno del giardino dove dei bambini giocavano felici.
Giocavano con dei palloncini.
C'era un matrimonio e i piccoli erano alle prese con i festeggiamenti di rito. 
Correvano tra le aiuole disordinatamente, stringendo e trattenendo tra le dita vari palloncini colorati che cercavano di spingersi verso l'alto.
Qualcosa sventolava sotto ogni palloncino.
La telecamera si avvicinò ancora di più e mise a fuoco i bigliettini e le parole che i piccoli vi avevano scritto sopra. 
Molte parole furono registrate: insieme, cammino, conoscere, inizio, tutto, collaborazione…
Poi i bambini si fermarono, raggruppandosi al centro del giardino.
Ci fu un attimo di silenzio assoluto. 
Via! Partì un lungo applauso, mentre ogni manina lasciava andare i palloncini.



Volavano i palloncini nel cielo azzurro, volavano, volavano.
Volavano insieme.
Volavano sempre più su, sempre più in alto, finché scomparvero per sempre in cerca di fortuna.
Per un breve tempo la telecamera lì vide volare mollemente verso di sé.
L'occhio elettronico lì seguì per un po’,  finché  i palloncini non si dispersero in varie direzioni, poi tornò nuovamente nelle stradine della città.
Superò la vicina piazzetta in cui riprese la statua di una Naiade, girò a destra e si trovò in uno spazio così grande che lo zoom stentò per un attimo ad orientarsi.
Infatti la piazza era gremita di gente, turisti in gruppo numerosi, studenti e scolari.
Intorno bifore e marmi bianchi accecavano.
La telecamera percorse velocemente un strada più larga e chiaramente fondamentale nella planimetria della città. 
Intanto dalla memoria profonda erano emerse sullo schermo delle scritte.
Tra le altre una era evidenziata in grassetto e recitava “Antico decumano della città”.
Subito dopo, comparve una porta e un tratto delle mura.
Sulla sommità, molta gente andava e veniva, formando a volte piccoli capannelli. 
Poi lo zoom si concentrò in un punto all’interno dell’Orto Botanico che era nel pieno del suo splendore.



Ed ecco emergere ancora una bambina. 
È  accanto ad una tartaruga.
Gioca con lei. 
Un bambino si avvicina interessato e la guarda. 
La bambina continua a giocare con la tartaruga. 
Il bambino invece guarda lei e le gira intorno molto interessato.
La mamma chiama la ragazzina. 
La chiama perché è l’ora del pranzo, ma la bambina non risponde.
La bambina e il bambino sono rimasti incantati. 
Non ascoltano. 
Continuano a non dare retta… finché non sentono fame.
Improvvisamente corrono via, mentre la tartaruga riprende a camminare… lenta… lenta… lenta…



Vicino allo stagno, dove galleggiano le ninfee e i grandi fiori rosa la fanno da padroni, una signora passeggia solitaria. 
Sfoglia un libriccino alla ricerca di qualcosa.
Ecco si ferma vicino alla magnolia e le sue labbra cominciano a muoversi ritmicamente.
L’occhio della telecamera restringe il campo sulla paginetta che sta leggendo.
Nel piccolo diario la signora ha scritto in bella scrittura e con volute ornamentali molto graziose:

Uccellino del mio cuore,
sono felice del suo amore.
Lui mi ama, mi vuol bene,
non mi dà mai delle pene.

Uccellino che cinguetti sul ramo,
porta un bacino all'uomo che amo.
Digli che sono su questa panchina
ogni giorno e ogni mattina.

Uccellino che zampetti nel prato,
dimmi, che fai per il mio amato?
Portagli un sogno allegro e sincero
pensato per lui dal suo amore vero.

Uccellino del mio cuore,
sono felice del suo amore.
Lui mi ama, mi vuol bene,
non mi dà mai delle pene.


La donna adesso sta voltando le pagine con ansia.
Scorre il libriccino avanti e indietro più volte.
Infine trova ciò che cerca con tanta impazienza. 
Sembrano degli appunti buttati lì in fretta.
Sullo schermo del computer compaiono nuove concitate parole.

La fine è un nuovo inizio.
Tutto è connesso.
Un battito d'ali a Lucca  sconvolge la Mesopotamia.
I filosofi si ascoltano poi si abbandonano.
Cerchiamo il senso della vita, ma non lo troviamo.

Siamo al centro dell'universo.
Il mondo inizia e finisce con noi
Insieme faremo le cose più impegnative.
La fine è un camminare
L'elisir di lunga vita.

Camminare da soli o in compagnia, 
ma scegliendo attentamente i compagni di viaggio.
Camminare per tutt'Italia, la portaerei del Mediterraneo, 
ma anche la base per lanciarsi nell'universo infinito.

Buon viaggio!






La telecamera dal satellite smise di inviare altre informazioni.
Nella sala piena di attrezzature elettroniche, lo schermo del computer divenne nero.
Ogni luce si era spenta intorno.
Solo lievi ronzii segnalavano che i potenti macchinari non erano davvero del tutto inattivi.






0 commenti:

Posta un commento

Poetar m'è caro

Ricordi

Insieme

Ultimi Commenti

POST COMMENTATI

Blog Archive

DISCLAIMER

Ove non diversamente specificato, tutti i testi contenuti di questo blog sono di proprietà dell’autore e sono protetti da copyright. Le immagini di proprietà dell’autore sono esplicitamente indicate in quanto tali. Nessuna riproduzione, né integrale né parziale, e nessuna manipolazione sono consentite senza preventiva autorizzazione dell’autore. In particolare, sono assolutamente vietate le riproduzioni a scopo di lucro. L'Utente s'impegna a: 1.non utilizzare il Sito o il materiale in esso inserito per perseguire scopi illegali ovvero per divulgare o diffondere in qualsiasi modo materiale o contenuti preordinati alla commissione di attività illecita; 2.non utilizzare il Sito in modo da interrompere, danneggiare o rendere meno efficiente una parte o la totalità del Sito o in modo da danneggiare in qualche modo l'efficacia o la funzionalità del Sito; 3.non utilizzare il Sito per la trasmissione o il collocamento di virus o qualsiasi altro materiale diffamatorio, offensivo, osceno o minaccioso o che in qualche modo possa danneggiare o disturbare altri Utenti; 4.non utilizzare il Sito in modo da costituire una violazione dei diritti di persone fisiche o giuridiche o ditte (compresi, ad esempio, i diritti di copyright o riservatezza); 5.non utilizzare il Sito per trasmettere materiale a scopo pubblicitario e/o promozionale senza il permesso scritto di lapanchinadelcuore.it; Ogni violazione sarà segnalata agli organi di Polizia ed alle Magistrature competenti. Nel caso in cui l'Utente non accetti, in tutto o in parte, le suddette condizioni, è invitato ad uscire dal sito.