La mia gattina
sì chiama Pallina.
È rossa e furbetta,
morbida e svelta.
Si acciambella in poltrona
e mi guarda sorniona.
Miagola piano,
si avvicina al divano.
Si stiracchia un pochino,
mi viene vicino.
Si stende elegante
con fare galante,
sul mio bel cuscino,
proprio quello di lino.
Mi sfida, lo so,
il mio caro felino.
Ma volentieri gli do
Il mio cuscino.
Amo Pallina,
la mia amica gattina.
Mi fa compagnia
e mi mette allegria.
So che voi non crederete
alle mie parole vere.
Con me vive un folletto
dall’enorme berretto.
Si chiama Rarité,
e sta sempre con me.
Alle scarpe ha campanelli,
che suona tra i fornelli.
È un piccolo esserino
A cui piace il vino.
È molto dispettoso
ma sa essere amoroso.
Mi nasconde ogni cosa
e, quando si riposa,
russa a bocca aperta
sotto la mia coperta.
Prima fa sparire gli acquerelli,
poi fa l’altalena tra gli ombrelli.
Quindi rovescia la cioccolata,
e cammina scalzo nella marmellata.
La mamma non mi crede
perché quello che vede
è sempre e solo colpa mia
che non metto niente via.
Dice che i folletti non esistono,
che gli oggetti si gestiscono,
Ogni cosa al proprio posto!
E Rarité sta ben nascosto.
Non vuole farsi vedere da nessuno,
perché non esiste adulto alcuno
che riesca davvero a incontrare un folletto
che ha scelto di vivere con un bimbetto.
Vola nel mondo, bambino mio.
Corri felice dallo zio.
In America, in Asia e dove vuoi tu.
Scala anche l’Everest fin lassù.
Vola sul mare e sugli oceani immensi,
Attraversa felice momenti intensi.
Corri sui ghiacci dei poli innevati
Incontra i suoi piccoli appena nati.
Vola sulle oasi e sui deserti,
Attraversa foreste e sentieri certi.
Corri sulle spiagge e nelle rosse città
che bruciate dal sole ti aspettano là.
Vola sui fari lungo la costa.
Attraversa le Alpi senza sosta.
Segui la rotta della speranza.
Non restar chiuso in una stanza.
Vola su minareti e grattacieli.
Attraversa la vita senza veli.
Corri su scogli e prati verdissimi
raccogline i frutti profumatissimi.
Vola nel mondo, bambino mio.
Corri felice dallo zio.
In America, in Asia e dove vuoi tu.
Scala anche l’Everest fin lassù.
Vedo il pallone ruzzolare nel campo.
Vedo il bruchetto che più non ha scampo.
Vedo la nonna che scodella la pasta.
Mentre Paolino non dice mai basta.
Vedo la bici del signor Giovanni.
E vedo Fido che non sta nei suoi panni.
Vedo la mamma che stende il bucato
Vedo Fabrizio che è appena sbarcato.
Vedo lo spot pubblicitario.
Vedo i delfini sul calendario.
Vedo il babbo guardar la partita
Mentre la sera è ormai finita.
Vedo il grillo saltare contento.
Vedo le macchie lì sul cemento.
Vedo il mio amico mangiare il gelato
con crema al pistacchio e al cioccolato.
Vedo il cielo notturno e le stelle brillare
Vedo le rane nell’acqua saltare.
Vedo i tuoi sogni e il tuo allegro sorriso.
Chiudi gli occhietti sul tuo dolce viso.
Vedo il sonno che arriva pian piano.
Vedo che apri lentamente la mano.
Vedo tranquillo il tuo cuoricino.
Chiudi gli occhietti mio caro bambino.
Ninna nanna mio caro bambino,
voglio parlare al tuo cuoricino.
So che sei buono e giudizioso,
lo vedo dal visetto tuo grazioso.
Ninna nanna occhietti incantati,
chiudili presto sigillati.
Entra nel sonno di chi è stato buono
e non ha paura nemmeno del tuono.
Dormi piccino e fai ninnananna
Ha tanto sonno la tua mamma.
Perditi in sogni di fantasia
insieme ai gattini della zia.
Ninna nanna mio caro bambino
Rilassa le guance e il tuo faccino.
Apri le mani e stendi le dita.
Fai ghirigori con la matita.
Dormi nasino di seta e velluto
Agli uccellini fai il saluto
Lieve è il respiro del mio cucciolino.
Profuma di rose fino al mattino.
Ninna nanna mio caro bambino
Voglio parlare al tuo cuoricino.
Sei il tesoruccio di papà e mamma
Fai la ninna e fai la nanna.
Quando arriva primavera
ed è più tiepida la sera,
dietro il pesco tutto in fiore
fa le capriole il cuore.
Le campane già legate
din don dan fan liberate.
Caro bimbo, le hai sentite?
Sai perché son ripartite?
Oggi è Pasqua qui da noi.
Oggi è festa e se tu vuoi.
Il sorriso sboccia in piazza,
mentre l’allegria impazza.
Ecco l’uovo ben decorato,
un pulcino è appena nato,
la colomba ha gli zuccherini,
di zucchero sono gli agnellini,
Il coniglietto di cioccolato,
brilla nell’oro in cui è incartato.
Anche la natura è tutta in festa.
Cantano gli uccellini nella cesta.
Le uova sode son benedette,
come il vino e il salame a fette.
Aprono uscì e finestre al sole,
profumano a ciocche le viole.
Pronta è già la colazione pasquale,
con la torta salata e con il pane.
È benedetta e certo speciale.
Stai, bimbo mio, lontano dal male.
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