PERCHE?
I mille perchè dei bambini e non solo
Cara mammina, ascoltami un po'.
Fermati un attimo e un bacino ti do.
Voglio chiederti una cosa importante.
Spiegami il mondo in un solo istante.
Ora ci sono, ma prima non c'ero.
Ora c'è luce, ma prima dov’ero?
Vorrei sapere come sono arrivata
tra le tue braccia ad esser baciata.
Mia cara piccina, è una storia bella,
una storia lucente come una stella.
Proprio non so di preciso da dove,
ma se ci penso già mi commuove.
Cara mammina, io voglio sapere.
Ne ho tanta voglia, non posso tacere.
Quant’ero piccola mi devi dire,
ci penso sempre prima di dormire.
Se ero sola, chi c'era con me,
cosa facevo senza di te,
Se avevo paura o ero felice,
Se c'era il buio come si dice.
Mia cara piccina, il buio non c’era
e questa è davvero la storia vera.
Tu eri un puntino così piccolino
ridente, grazioso, molto carino.
Danzavi e ballavi sulla Luna lucente,
anche se adesso non ricordi niente.
Aspettavi una mamma che ti scegliesse,
davvero impaziente che ti scorgesse.
E io ti ho vista e ti ho subito amata.
Eri perfetta, come ti avevo sognata.
Al par della luna eri bella e brillante
con un vocina allegra e invitante.
Allora, mammina, non avevo paura
a star sola sola su quella luna?
Sono tanto felice di esser quaggiù,
anche se a volte guardo ancora lassù.
Come ora sai non avevi paura,
eri un puntino del tempo che dura,
un briciolino che cercava la mamma
con la quale fare la nanna.
Mia cara piccina, il buio non c’era
e questa è davvero la storia vera.
Tutti veniamo da un mondo lontano
in cui mille puntini si danno la mano.
Il bello, mammina, è stare con te
Dammi la mano e rimani con me.
Sarai per sempre la mia piccolina,
Sorridi alla vita, mia cara piccina.
Palla mia e palla tua
se è nostra non è la sua.
Goccia la gronda tutto il giorno,
mentre noi ci giriamo intorno.
Perché la goccina cade giù giù
e la pallina non resta lassù?
C'è forse un mago indispettito
che vuole tutto sull’impiantito?
Non è un mago, mio caro piccino,
che fa dispetti giocando furbino.
Non è neanche una strega gobbuta
Né una fata dalla bacchetta perduta.
È una legge della meravigliosa natura
che dalla notte dei tempi ancora dura,
Quella attraente della gravità
che con Newton e Galileo visse e vivrà.
Così ogni cosa che non è ben fissata
dal centro della Terra verrà richiamata.
Per raggiungerlo tosto si farà trasportare
giù verso il prato o giù verso il mare.
È per questo che tu, mio caro piccino,
puoi giocare a palla nel nostro giardino.
Quando lanci la palla con forza lassù,
senza gravità non l'avresti più giù.
Palla mia e palla tua
se è nostra non è la sua.
Goccia la gronda tutto il giorno,
mentre noi ci giriamo intorno.
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