Cogliere l'attimo
Misterioso stormire di fronde.
Fremono al vento dolce di
settembre le foglie antiche sull'albero antico del giardino. Trasportano a
valle la voce magica del monte. Non suono umano interferisce in questa calma
irreale. Da poco il frinire delle cicale si è interrotto e libero è il cielo al
pensiero che vuole volare.
Anche se non vuoi partecipare a questa magia che lenta mira
ad irretirti, sei costretto piano piano piano a cedere alle sue lusinghe.
Per una volta non sono seduta sulla nostra panchina, ma in
un contesto reale e concreto, un contesto che mi è amico da tanti tanti anni e
che mi ha ispirato tante belle immagini di poesia.
Qui, prima e unica volta, ho ammirato le stelle cadenti
sfrecciare nel velluto del cielo di San Lorenzo. Sempre qui ho incontrato il
mistero di due upupe scese in visita dal monte. E la neve di dicembre… e il
rosso del Natale… e lo slittino di legno con il legno stregone. No, non ho
certo dimenticato.
Stormiscono ancora le fronde. Tacciono i commensali fino ad un
momento fa ciarlieri e un po' monotoni in verità, coinvolti come sono in una litania
a bassa voce protratta da troppo tempo. Cos'è che li ha tenuti tanto occupati in
questo carezzevole pomeriggio settembrino? Semplicemente una litania infinita, forse nostalgica,
di nomi sconosciuti per me, ma di sicuro molto interessanti per loro, perché ho
visto io stessa una processione di vere persone sfilare sull'erba del prato all'inglese
davanti a noi.
Ora, però, tutto si tace. È la Natura la vera protagonista. Stormiscono
al suo comando le fronde, piano, con gentilezza, in un crescendo di intensità mai
sgarbato, mai fastidioso.
Incredibile quello che passa dentro di me in questo momento!
Chissà se anche gli altri sanno captare le emozioni che questo straordinario contesto
suggerisce, richiama.
Profumo di caffè.
Un caffè, questo, sorbito in silenzio tra le immagini di un sogno
di inizio settembre.
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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