Buon pomeriggio, amici cari!
Eccomi ancora qui come promesso.
C’è vento oggi.
Soffia deciso sulle strade e sulla città.
Qui intorno alla nostra panchina il vento si sta gradualmente attenuando.
Canta pian piano una melodia tra le foglie già troppo gialle dell'autunno.
Si presta bene a rilassare la nostra mente e il nostro cuore.
Quindi possiamo immediatamente entrare nel vivo di qualche divertente considerazione.
Ricorderete che, sul finire dell'incontro dello scorso mercoledì, avevo proposto di disegnare l'impronta di una mano e di provare a lasciarsi trasportare dalla fantasia nell'individuare un oggetto altro che nascesse dalla stessa impronta.
Non era stato affatto facile sganciarsi da quella mano e individuare qualcosa di nuovo!
Eppure alla fine una nuova strada era stata individuata!
Ci si può fare una prima idea di ciò che ne è saltato fuori, dando un'occhiata alla foto che apre questo post.
Maggiori dettagli li troverete in seguito in una pagina specifica.
In questo momento, invece, vorrei spiegare il perché di un gioco come questo, che può sembrare da bambini e che invece non lo è affatto.
È vero, tutti i bambini da piccoli si osservano la loro manina e a scuola magari la disegnano, ma forse non è solo questo.
Sì. Intorno alla nostra panchina il gioco è qualcosa che ricerchiamo, credendo nel suo valore liberatorio.
È quel qualcosa che ci allontana dal mondo reale troppo pieno di concretezza, di ripetitività, di confini limitanti e angusti.
Dunque cambiare prospettiva, vedere le cose da un altro punto di vista è molto importante per riprendere a valutare la realtà in modo più elastico, più divertente, in sintesi, più creativo.
Questo gioco, apparentemente di poco conto, può educare quella dimensione del nostro pensiero che si allontana dalla convergenza, cioè da quell'abitudine maggiormente curata nella nostra società ancorata al due più due che fa quattro, e che si perde nel mondo delle possibilità e della fantasia.
Per chi fosse interessato al tema della creatività, si rimanda alla pagina “Edu - Pillole: Creatività" in cui è possibile approfondire e chiarire meglio questo concetto.
A noi basta aver puntualizzato come sia importante vedere al di là delle apparenze.
Intorno alla panchina adesso tutto tace.
Lontano, nel mondo reale, il vento continua a soffiare, spolverando cose e persone.
Spolverare… vi piace questa parola?
Forse voi non l’avreste mai usata attribuendola al vento…
Mi sono lasciata contagiare da questa creatività che aleggia nell'aria già da un po', qui con noi, intorno alla nostra panchina.
Grazie di essere venuti.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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