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sabato 4 giugno 2022

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Ricordo forte d'amore

 





In un piacevole incontro de "La Panchina" riunitasi recentemente sulle Mura di Lucca (v. "Lucca Insieme Estate - Il ricordo d'amore più forte), mi è stato chiesto di ripensare ad un ricordo forte d'amore, un ricordo importante della vita, quello indimenticabile, che ha segnato indelebilmente tutto ciò che ne è stato intorno.
Domanda interessante e risposte ancor di più. 

Sì, mi ha colpito il fatto che nel contesto in cui è sorta questa domanda, le risposte che ne sono seguite siano state per me abbastanza sorprendenti.
Niente di strano, in verità. Tutte vertevano sull'amore per il padre, per la madre, per i figli, in tante sfaccettature.
Riflettendoci, mi viene da pensare che queste siano le figure primordiali da cui non si può assolutamente scappare. Tuttavia mi accorgo che io ho una gamma più variegata di figure di cui adesso vi racconterò.

Dunque, i miei ricordi d'amore più forti sono molteplici. Non posso limitarli in un'area troppo ristretta. Forse sono stata molto fortunata ed ho avuto la possibilità di essere vicina a persone straordinarie oppure ho saputo cogliere da ognuna di esse il bello e il buono che potevano offrirmi. 

La figura materna è la prima a cui penso. Di lei ricordo la grande cura nei miei confronti, l'affetto semplice, il piccolo pensiero sempre speciale che aveva di volta in volta per me e per gli altri. 
Qualcuno dei convenuti ha detto che l'amore più forte è stato quello per la madre, anche in assenza di carezze. Pure mia madre non faceva tante smancerie, ma credo che nel periodo in cui sono stata piccola io, i bambini venissero educati alla sobrietà e alla forza di carattere. Mia madre sapeva in tutti i modi dimostrarmi quanto fosse affettuosa, gentile, sensibile e quanto mi volesse bene: non c'era bisogno di tante parole. Mi offriva la prima ciliegia, mi faceva un dolcetto anche quando era stanca, mi portava il caffè a letto tutte le mattine con un bel sorriso. Non posso fare a meno di credere che ciò che si fa e il non verbale siano molto più importanti di tante carezze meccaniche.

Di mio padre ricordo l'ironia e la bella risata contagiosa. Pur nella sua apparente severità, mio padre era molto giocherellone e trasformava tutto in scherzo e battute. Regalava soprannomi fantasiosi a tutti e di tutti coglieva i tratti più spiritosi. Tutto questo sempre senza malizia o cattiveria nei confronti degli altri. Con lui ho avuto un rapporto molto stretto fino all'adolescenza, perché il discorso era sempre quello: da quel momento in poi si dovevano stabilire regole più formali di comportamento. 
Di lui ricordo un momento particolare. Quando avevo nove  anni mio padre fu sottoposto a un grosso intervento alla laringe a cui seguì la perdita della voce e questo per lui, che era un tipo forte e giovanile, fu un trauma da cui non fu facilissimo riprendersi.
In quel periodo io gli facevo molta compagnia e cercavo di tirarlo su di morale. A questo proposito ricordo la consuetudine di leggergli il giornale ad alta voce. In particolare, in quel giornale di Roma c'era tutti i giorni un racconto comico e in dialetto, definito "barzelletta". Io ero piuttosto piccola, ma me la cavavo bene a leggere con espressione. In quei momenti mio padre rideva come un matto. Questo ricordo ha un valore grande e, forse, è lì che è nata la mia vena di crocerossina.

Forti ricordi d'amore ne ho anche delle mie sorelle. 
Di una ho il costante ricordo del suo bel carattere sorridente sempre, anche quando le cose andavano maledettamente male, la forza d'animo nel superare tutte le difficoltà con il sorriso e la voglia di vivere. Mi vezzeggiava prima e ascoltava il mio parere dopo quando sono divenuta più grande. Il forte ricordo d'amore che ho di lei è quello di avere influito sulla mia formazione affettiva.
Dell'altra sorella, il forte ricordo d'amore è legato al tanto tempo che lei mi ha dedicato quando ero in età scolare, alle passeggiate insieme, ai numerosi libri che mi procurava da leggere dandomi la possibilità di sognare, alla grande affinità elettiva, agli interessi in comune che avevamo, all'influenza che ha avuto su quello che sono intellettualmente.

Forti ricordi d'amore sono stati i miei amatissimi nipotini che sono comparsi via via da quando avevo solo undici anni e mi sembrerebbe del tutto banale sottolineare il fortissimo ricordo d'amore che ho nei confronti dei miei figli.
Per cui vengo subito al sodo. Ma mariti e compagni non compaiono mai in questo contesto?

Per quello che mi riguarda, insieme a tutti questi bellissimi ricordi d'amore assorbiti nel nido e che vi ho appena descritto, il più forte, l'importantissimo, il fondamentale ricordo d'amore è quello nato dall'incontro con mio marito.
Non entrerò nel dettaglio, ma da quando abbiamo capito che il destino ci voleva insieme, noi ci siamo fatti una grande compagnia, ci siamo sostenuti, ci siamo divertiti, abbiamo lavorato con gioia ed allevato i nostri cuccioli, continuando ancora adesso a ridere e a scherzare insieme. Non potremmo pensare di vivere vite separate, neppure solo vite di pensiero.  Quindi, non può essere che questo il ricordo più forte di tutti!

Concludo affermando che i ricordi forti d'amore non necessariamente devono seguire una graduatoria. Ce ne possono essere molteplici e tutti allo stesso livello!



Cosa ne pensate? 

Vi va di raccontare
 la  vostra  esperienza
 in questo ambito? 
























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