Art not War
Casa della Memoria e della Pace
19 giugno 2022
Salve, amici de "La Panchina"!
Come va? Molto meglio con questo tempo estivo, non vi pare?
Questa volta voglio raccontarvi di un incontro fortuito sulle Mura di Lucca.
Passeggiando sulle Mura della città, si sa, sono numerose le occasioni di piccole e grandi divagazioni culturali.
Oggi mi sono trovata in prossimità della Casa della Memoria e della Pace davanti alla quale si richiamava l'attenzione ad una mostra. Mi ha immediatamente incuriosito il tema: arte e non guerra.
Può sembrare un tema anche abusato quello di eliminare la guerra e augurarsi la pace nel mondo... e, a questo proposito, mi torna in mente un leitmotiv delle interviste nei concorsi di bellezza, quando la miss di turno, non sapendo di cosa parlare si augura che, appunto, si sconfigga la guerra e si raggiunga la pace nel mondo. Sarà capitato anche a voi di imbattervi in alcune di queste interviste, non è così?
In realtà, in questo momento storico non è poi così lontano il fatto di desiderare che si smetta di parlare di armi, di guerra, di morti e si punti a ricostruire il prima possobile un'atmosfera di pace.
Quindi, potrete ben capire, come sia stata incuriosita da questo tema che campeggiava su un banner all'entrata. E non solo! Non ha prezzo utilizzare l'arte per sconfiggere la guerra!
Così sono entrata a vedere che cosa la mostra offrisse.
Vi ho trovato molta freschezza e gioia di vivere nelle persone di due ragazze giovani dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, che erano lì ad accogliere i visitatori, disponibili a spiegare la mostra di cui erano anche protagoniste, insieme ad altre e alla loro professoressa.
Si trattava di stampe, ben allineate e ben esposte, per documentare il tema esecrabile della guerra.
Naturalmente già il pesante colore nero delle immagini stampate la diceva lunga sull'orrore del tema trattato. Mi aspettavo di trovare anche qualcosa che facesse da contraltare alla guerra, qualcosa di colorato che rimandasse alla possibilità di vivere a colori.
La cosa interessante di questa mostra, in particolare, è stata per me la tecnica di realizzazione delle matrici. Infatti sono stati usati dei cartoni in tetrapak, per creare queste matrici attraverso l'incisione. Per la stampa, in questo caso, è stato utilizzato un olio denso nero.
Trovo davvero interessante l'utilizzazione del tetrapak, di questo insolito materiale che strizza l'occhiolino anche al mondo del riciclo e per questo ho voluto raccontarlo qui.
Al termine del percorso, infine, ho trovato persino un momento di colore.
Mi è piaciuta l'idea di mettere insieme un cerchio magico di collaborazione e di pace che rappresentasse gli artisti, il luogo e i visitatori.
Di cosa si tratta? Ho trovato allestito un piccolo telaio in cui tessere una tela insieme, scegliendo tra i fili colorati a disposizione. Mi è piaciuto collaborare a questa tessitura, inserendo un filo decisamente bianco e... particolarmente voluminoso.
La vita è fatta di piccole cose, di incontri anche fortuiti, di occasioni e della bellezza di saperle cogliere e vivere.
Sono contenta di aver deciso oggi di cambiare il percorso del mio piccolo giro sulle Mura.
I miei complimenti alle due simpatiche ragazze che ho incontrato di cui non conosco nemmeno il nome, ma so che una è sarda e l'altra lucchese.
Chissà se avranno occasione di sapere che qualcosa di loro e del loro gruppo è rimasto in me!
Anche questo, cari amici, è un modo interessante per allenare i muscoli della mente del cuore!
Grazie di essere qui.
Tornate ancora sulla nostra panchina!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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