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Pensiero e mistero |
Buongiorno, amici de "La Panchina"!
Come va?
Oggi facevo delle considerazioni fra me e me e ho deciso di mettervene a parte. Rischierò anche di ripertermi, ma repetita iuvant, non è vero?
Dunque, la frenesia che costantemente ci pervade è qualcosa che proprio frastorna e mi invita ancora una volta a ragionarci un po' su. La verità è che desidero chiarirmi le idee io per prima e non sarò soddisfatta finché non ne verrò a capo.
Solo ieri accennavo tra le righe a come nel pensare e nello scegliere si tenda facilmente ad avvalersi di ciò che troviamo già confezionato. Forse per mancanza di tempo ho suggerito, ma questa è soltanto una ciambella di salvataggio che ho voluto lanciare.
Sarà forse per pigrizia intellettuale o, peggio ancora, per trovare una facciata di comodo che vada bene per tutte le stagioni? Se così fosse, non posso non rilevare che ancora una volta, alla luce dei fatti, sembrerebbe meglio apparire piuttosto che essere veramente.
Mi sono molto incuriosita nel notare come sovente si decida di mettere anche un like di facciata, ma non si trovi il tempo o la voglia non dico di leggere ma di dare un'occhiata al link al quale lo abbiamo dato. Avrete capito che sto parlando di quanto accade in Facebook, social attraverso il quale adesso condividerò anche questo post.
Eh, sì! Per me non è difficile cogliere questa incongruenza, perché al like sul social non scatta il contatore della pagina visionata nel blog.
Certamente questo non vuole spingere nessuno in alcuna direzione. In realtà quello che per me è molto interessante è fare un'analisi dei comportamenti in generale, comportamenti concreti che altro non sono che uno specchio della società. Ne deduco quanto la vita frenetica di oggi ci porti a correre troppo finendo con l'essere piuttosto superficiale.
In questo periodo alle prese con il Convid, appare abbastanza evidente come un po' tutti abbiamo sempre meno voglia di impegnarci con le parole, con i pensieri, con i ragionamenti e tanto più a tradurli in scritti accattivanti.
Sono qui, invece, ad invitarvi a restare con noi, intorno alla nostra panchina, dove frenesia ed ansia si possono arrestare, perdendosi dietro sentieri più illuminati in cui lo scambio intellettuale è sempre possibile.
Che ne dite? Qual è la vostra opinione? Esprimetevi pure in libertà. Come sapete, siamo nel mondo delle parole, dei pensieri e delle emozioni in cui tutto è davvero possibile.
Grazie della chiacchierata e... tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
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About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
è vero la vita va di fretta, oggi il tempo sembra accelerato: ci si veste al mattino e presto arriva l'ora di spogliarsi, cosi , inaspettatamente e ci si chiede come puo essere possibile. eppure è proprio cosi, se si vuole far tutto ( e le occasioni sono tante) si deve correre forse a discapito dall'accuratezza.
RispondiEliminaIn questi miei anni della maturita io non vorrei tralasciare niente fi cio che mi interessa e devo dire che troppi sono gli stimoli e troppa la voglia di conoscere.
Ecco allora che per non rinanere assenti e muti in un gruppo ci si dice: ora metto almeno un like, poi andro piu a fondo e participerò.
Il 'poi' ti assorbe in mille altri rivoli e ogni lasciata è persa.Gli arretrati pesano e la mente non ce la fa a ricordare tutto e si diventa( colpa anche dell'età) smemoratelli.Però, dicono, basti il pensiero e, aggiungo io, il buon proposito.
Bisogna però ricoboscere che, a differenza dell'antico detto, non è meglio un like oggi di un commento domani!?.
Cara Elisabetta, è tutto vero quello che dici. Anche io lo vivo, quasi in fotocopia.
EliminaNaturalmente io non mi riferivo certo al nostro gruppo, che è molto attento e disponibile. Men che meno a te che sei sempre pronta a scrivere, a commentare, a partecipare. In realtà deve essere sfuggito che io volevo sollevare un po' di discussione sui social per come appunto i social vengono vissuti. È forse la corsa con cui leggiamo tutti che ci fa sfuggire i dettagli?
Come ho scritto in una mia risposta ad un commento su Facebook, io credo che anche quel like abbia un grande valore. Tiene aperto il canale comunicativo, regala una "carezza" all'altro dicendogli che si tiene a lui, mantiene una rete di contatti. Quello che manca in realtà, è la possibilità di ampliare i propri vissuti, di fare nuove esperienze, di vedere le cose in un modo a cui non avevamo pensato. E questo non mi sembra un dettaglio da poco, non credi? Per concludere mi riferivo ai molti che non osano superare la paura di leggere e ancor di più di scrivere.
Grazie delle tue parole sempre dolci e moderate, cara Elisabetta. Sei un'amica preziosa di questo blog.
Cara Monica, è proprio così... forse può essere una bella sfida per noi a portare un soffio di energia che serva da stimolo.
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