Eccomi! Sono qua...
Sono riuscita finalmente ad isolarmi e a sedermi di
nuovo sulla nostra panchina.
In questo momento, migliaia di parole generano un brusio piacevole ed accattivante, ma il caldo di
agosto mi ha intorpidito i sensi e la capacità di reazione.
Ho bisogno di riprendermi in questo apparente dolce far nulla.
Del resto solo qui riesco pienamente a farlo.
Sì, ho voglia di freschezza interiore per eliminare tutte le
scorie accumulate nell'assordante cicaleccio presente nella vita reale.
Infatti, mai come in questo momento, o meglio ancora molto più
di prima, confusione, disorientamento, alienazione, riempiono ogni briciola di
tempo e di spazio.
Quindi, mentre una campana lontana suona consolatoria solo per
me, comincio a sentirmi proprio bene.
Le parole hanno smesso di girovagare impazzite e cominciano ad
aggregarsi in pensieri ed emozioni che stanno salendo a livello di coscienza.
Anzi... è un'immagine quella che fa capolino tra gli alberi ombrosi
che delimitano la radura in cui sono seduta.
Sì, sono circondata da castagni. L’ho capito subito dai
piccoli ricci che cadono a terra quasi senza peso intorno a me.
L'immagine che fa capolino è timida, titubante, quasi restia a farsi vedere,
ma io l'ho riconosciuta. È un'immagine fascinosa, una tavola di Sandro
Botticelli, che ho avuto occasione di osservare recentemente.
Qui, su questa panchina mi accade spesso qualcosa di simile a
quello che avviene nei sogni, quando un frammento di vita vissuta riemerge per
scatenare poi un'incredibile e a volte incomprensibile rete di associazioni.
Un paio di giorni fa, dicevo, mi sono imbattuta fortuitamente ne
"La Calunnia", un dipinto a tempera su tavola di Sandro Botticelli,
databile tra il 1491 e il 1495, che si trova nella Galleria degli Uffizi a
Firenze.
Ed è lui, proprio lui, quello che mi è comparso ora davanti. Mi aveva sorpreso molto. Forse è per questo che ora sta solleticando la mia attenzione.
Lo vedo e non vedo tra le foglie in movimento, questo dipinto su tavola, ma è lui certamente. Lo riconosco.
Adesso ricordo.
Nell'analizzare quest'opera mi avevano colpito molto le Prosopopee, che nella mitologia sono la personificazione di un'idea, di un concetto.
Qui sono presenti Calunnia, donna bellissima che ammalia piano piano, e Livore, che
agisce sotto sotto nel buio.
Insieme creano una realtà malata, generata anche da
Ignoranza e Sospetto, con conseguenze terribili e ingiuste, che cancellano la Nuda Veritas, inutile e impotente in un angolo.
Forse è per questo motivo che questo flash si è materializzato ora davanti alla nostra panchina, timidamente, proprio come accade nei sogni!
E adesso mi induce
a riflettere.
Bene! Quanti pensieri e quante emozioni mi assalgono!
Quante volte nel mondo reale incontro sul mio cammino spiacevoli
quadri affollati di Odio, Invidia, Cattiveria ed Aggressività, che sono per me un pugno allo stomaco.
I social ne sono spesso un esempio tangibile, basti pensare
che nei gruppi si prevede un amministratore che controlli a monte prima di
pubblicare.
Ma il meccanismo delle Prosopopee è facile da individuare
anche sui giornali, nei talk show, nei dibattiti e, perché no, negli infiniti
Tg. In questo caso le strategie sono meno evidenti, sono più sottili ed è
difficile coglierle al primo sguardo.
Una per tutte. Mi viene in mente il male che Prosopopee moderne hanno generato a Mia Martini, lasciando da parte tanti altri esempi recuperabili in politica e, senza andare lontano, che una volta hanno tentato di fare inutilmente anche a me.
Se ci pensiamo meglio, anche il mobbing di cui si parla tanto oggi è figlio di Invidia, Tornaconto e...
Adesso le vedo con chiarezza davanti a me, queste Personificazioni. Un cospicuo numero di Prosopopee, stanno mettendo in scena un
macabro balletto. Vorrei poterle schizzare su un foglio, ma non ne sono capace e
certo non sono Botticelli.
Non voglio assolutamente che si mettano in moto nel mio mondo pulito e pieno di verità.
Mi concentrerò semplicemente sui colori, sull'armonia dei rapporti spaziali, sui ritmi... e lascio da parte le cattive intenzioni.
Ora mi sento molto più rilassata.
Pensare e riflettere fa sempre bene, direi che fa miracoli.
Tornerò nel mondo reale.
Alla prossima!
Grazie di essere qui presenti, ad allenare insieme i muscoli della mente e del cuore.