Una particolare mattinata di luglio.
Un tempo sospeso in cui tutto sembra possibile persino nella
realtà.
È da tanto che penso a questa nostra panchina ma sempre
qualcosa mi ha tenuta lontano.
Finalmente eccomi, mi sono seduta. Sì, ho bisogno di
concentrarmi.
Dopo il frastuono, gli schiamazzi di gioia e non solo, sollevati
dalla corsa di un pallone, il chiacchiericcio assordante sul Covid e sui vaccini
a braccetto con la variante Delta, ho bisogno di silenzio e di concentrazione
sui pensieri e sulle parole, per dar loro una forma.
Oggi nel mondo reale piove.
Per ora la pioggia è leggera, lenta lenta, quasi carezzevole.
Richiama il Bello, il Bene. In altri luoghi, però, la pioggia ha mostrato il suo
lato più aggressivo, più orribile e spaventoso, il volto del Male, che ha generato
morte e distruzione.
Ho voglia di ritirarmi immediatamente nel nostro mondo virtuale.
Desidero fortemente sedermi su questa meravigliosa panchina, intorno alla quale
ogni cosa si ridimensiona e l'agitazione si azzera. Sui pensieri e sulle emozioni prima, sulle parole poi.
Non piove più.
Mi inoltro lentamente attraverso i gruppetti
e i singoli in forte movimento che popolano la bella piazza in pietra di Trani.
Oggi voglio attraversare il ponte. Voglio andare al di là dove ricordo una chiesa
che ho scoperto da poco.
Non è nei paraggi della zona che frequento abitualmente. Per questo mi ci sono imbattuta soltanto da due o tre anni
Se voglio vederla ci devo andare apposta.
Eccomi arrivata.
Semplice e bello questo angolo della città,
una piazza modesta ma ben tenuta, raccolta e protettiva. Chiusa su quattro lati,
sembra quasi quasi una corte interna, anche
se stradine seminascoste portano dentro o fuori da qui.
Su un lato c'è un’invitante scacchiera disegnata sul pavimento.
Evoca gradevoli partite a dama giocate magari da bambini e ragazzi, in un atmosfera
insolita, un po' d'altri tempi.
Una signora incede con eleganza, attraversa in diagonale la
piazza e sparisce dall'altra parte chissà dove. È comparsa da un piccolo vicolo
che mi era rimasto sconosciuto fino a questo momento.
Sento che è lì che devo andare.
È il momento di uscire da questo luogo così particolare.
Per
un tempo indefinito mi sono rivista negli anni cinquanta, una bambina alla scoperta
del mondo. Stessa semplicità, stessa atmosfera.
Mi avvio. Devo andare oltre.
Ecco... era proprio qui che sentivo di dover venire.
Sono sul fiume. Sono sul fiume in un punto particolare in
cui si è formata una specie di isola verde di vegetazione.
Qui l'acqua si impantana e crea un micro ecosistema molto
piacevole.
Un airone è fermo dall'altro lato del fiume.
In mezzo alla vegetazione, che sembra nascere direttamente
dall'acqua, si vedono piccoli movimenti, qualche guizzo qua e la.
Insetti, pesciolini... non escludo che ci siano anche le rane.
È un invito a scendere sul fiume, a raggiungere quel luogo
incantato. Ovviamente non mi è possibile
accettarlo.
Mi sposto lungo il marciapiede affascinata da quel paesaggio
che è sempre stato lì, ma che io non avevo ancora visto.
Proseguo lungo il corso del fiume e giro a percorrere un pezzo
del ponte che incontro quasi subito.
Lo attraverso e mi affaccio dall'altra parte.
Qui il
richiamo della natura è ancora più forte. L'isola prosegue in modo più
importante - o forse è un'altra? - e la vegetazione sulla riva è cresciuta così tanto che quasi la
raggiunge.
Spazio con lo sguardo in lontananza.
È uno spettacolo incredibile questo tratto di fiume, un fiume
di città che certo non ti aspetti.
So per certo che in fondo laggiù una nutria sta giocando
insieme alle rane ed agli aironi.
Che spettacolo!
La poggia lenta e carezzevole è cessata già da un po'.
Intorno alla nostra panchina avverto adesso presenze complici
e molto rassicuranti.
Insieme a loro è tempo di ritornare nel mondo reale, sempre pieno
di suoni, di movimento e di stimoli.
Forse troppi, ma questa è comunque la bellezza
della vita che abbiamo a disposizione e di cui dobbiamo in qualche modo godere.
Grazie per essere stati qui con me.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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