E il tempo va...
Io ho un buon rapporto con il tempo che scorre. Non mi faccio intimidire, me ne prendo per rigenerarmi in un apparente dolce far niente, non gli do troppa importanza quando insiste nel lasciarmi dei segni più o meno indelebili, molto più che meno in verità, ma andiamo oltre.
È interessante osservare come a tua insaputa scivoli via senza moto apparente, tutti presi come siamo in mille faccende affaccendati, proiettati verso un futuro più o meno prossimo del dover fare, quando poi non restiamo ancorati al passato.
Così i figli in un batter d'occhio crescono, i genitori ritornano bambini e tu non ti accorgi di essere ormai quasi in fondo al percorso mentre i nipotini sono già ragazzi anche loro.
Dunque, però, va ancora tutto bene. Il tempo scorre e tu quasi non te ne accorgi.
E poi all'improvviso ecco che lo vedi scritto lì, nero su bianco. Sono solo due numeretti, l'uno accanto all'altro, un piccolo numero ripetuto due volte, inserito sotto una innocua foto augurale messa da qualcuno per questa ricorrenza.
Che succede? Tutto quel tempo trascorso in un silenzio quasi totale, ti appare adesso così tanto, troppo, così reale che ti sembra di poterlo toccare.
E no, eh?! Come mai questa metamorfosi? Vediamo.
D'accordo, è vero che sono sorpresa da questa rivelazione, ma non faccio in tempo a disperarmi per il mio troppo tempo ormai trascorso. Tutto cambia in un momento.
Quello che mi lascia a bocca aperta, in realtà, è la scoperta di come vederlo scritto, mi abbia fatto realizzare di non essermi mai veramente resa conto della consistenza del tempo trascorso.
Ho capito che la forma scritta di un concetto ha un potere straordinario di sintesi che vive di vita propria. È chiaro, chiarissimo. Ha margini e confini ben delineati. Non lo puoi ignorare. Finché rimane un'idea, un'immagine astratta, ti continua irrimediabilmente a fluttuare nella testa con quel qualcosa di indefinito che ne giustifica interpretazioni alternative.
Allora è proprio vero che bisogna recuperare la forma scritta delle idee e delle emozioni per meglio sapere di cosa stiamo parlando, quella scrittura ormai desueta, strumento non sempre desiderato e per molti misconosciuto.
Io sono sempre stata convinta di questo, ma ora ne ho un'ulteriore conferma.
Davvero interessanti queste considerazioni sorte davanti a due semplici cifre, poste sotto un'immagine augurale. Le trovo intriganti... o forse mi lascio distrarre facilmente per non riconoscere veramente il tempo che scivola via?
Intanto il tempo ha ripreso la sua folle e impercettibile corsa e la leggerezza del vivere ha ripreso in me il suo usuale percorso.