Eccomi ancora qui!
Oggi la giornata non invita ad uscire.
Decisamente mi sento meglio tra le parole e le idee che mi frullano per la mente con impazienza.
Sono molti giorni che ho questa foto davanti, un foto un po' sfumata e incerta, ma a me piace proprio per questo.
In realtà è un particolare ingrandito di una foto più complessa e per questo appare così evanescente ed eterea.
In realtà è un particolare ingrandito di una foto più complessa e per questo appare così evanescente ed eterea.
La verità è che questa foto mi stuzzica un ragionamento da fare con voi.
Cosa c'è da dire? Una signora, o meglio una dama, come tante.
Sento già i commenti, le domande, le obiezioni che forse in molti starete facendo.
Sì, probabilmente è vero.
Si tratta di una dama d'altri tempi, ben vestita e ben pettinata, riccioli che scendono sulle spalle, scollatura al punto giusto, pizzi, fiori tra i capelli e sul petto ad arricchire il tutto.
Quello che a me intriga, però, è il volto e la postura.
E che dire degli occhi poi?
È come se questi elementi volessero comunicare qualcosa, volessero parlare a chi sta ammirando il quadro, rimandassero pensieri ed emozioni importanti.
La signora ha certamente posato per il pittore. Un tempo si usava.
Chissà se era conscia che insieme ai simboli del suo status stesse trasmettendo ai posteri molto altro!
E il pittore? Ha solo riportato ciò che vedeva o voleva proprio cogliere quello che andava al di là della signora seduta lì davanti a lui in carne ed ossa?
Penso che questa immagine mi attragga così tanto perché non posso fare a meno di entrare dentro l'anima di questa donna.
Sento impellente il bisogno di conoscerla e di mmaginare come doveva essere nella vita reale.
Perché ve ne parlo?
Perché penso che possa offrire a tutti noi un spunto interessante di discussione nel grande lavoro che ognuno dovrebbe fare nella vita per conoscere se stessi e gli altri con cui si relaziona.
Insomma una specie di esercizio, servito su un piatto d'argento.
Qui intorno alla panchina si parla spesso dell'ansia e delle difficoltà che incontriamo nel vivere quotidiano e di come possiamo superarle rendendoci protagonisti della nostra vita.
Una delle cose base che dovremmo fare è proprio imparare a decifrare emozioni e comportamenti che ci coinvolgono.
Per arrivare a questo non possiamo prescindere dall'osservare le persone, che molto raccontano di loro attraverso i gesti, la postura, lo sguardo, l'abbigliamento, il linguaggio, le parole che utilizzano.
Spesso molti conflitti nascono da errori di comunicazione, in cui i fatti veri si trasformano inconsapevolmente in altri, con conseguenze disastrose per la nostra serenità.
Questo dunque è un esercizio facile facile, perché dell'elenco precedente sicuramente non possiamo utilizzare il linguaggio o i gesti, né l'abbigliamento abbastanza standardizzato, al di là di una maggiore o minore ricchezza che da essi potrebbe rivelarsi, ma che in questo momento non ci interessa.
Restano la postura del collo e del capo, l'atteggiamento del volto e lo sguardo.
Vi dicono qualcosa?
Provate a farvi delle domande e a formulare delle ipotesi.
È contenta la donna di posare? La sua vita sarà serena, appagante? Trasmette gioia di vivere? Vuole comunicare con gli altri? Se potesse parlare, cosa ci racconterebbe? Qual è il suo pensiero più costante in questo periodo della sua vita?
Potremmo andare avanti ancora per molto e con altre domande.
Io la vedo una donna piuttosto introversa, esangue, provata.
È lì perché ci deve essere. È di natura dolce, ma pensierosa, triste, rinunciataria, prevaricata nelle sue aspettative e possibilità. Ha visto e vissuto molte cose brutte che cela dietro la routine, dietro l'immagine che deve rimandare.
Naturalmente non è detto che sia proprio così come la vedo io, ma esercitandosi a vedere oltre l'apparenza possiamo imparare ad andare sempre più avanti nel conoscere chi ci sta intorno e a vivere conseguentemente meglio la nostra quotidianità.
Spero di non essere stata troppo pesante.
Pur partendo da una immagine bella e semplice nel suo complesso, ho deviato verso dissertazioni un pochino più complicate.
Inutile aggiungere che sarei molto curiosa di conoscere anche le vostre opinioni.
È stato bello avervi qui intorno alla nostra panchina, dove la luce ci fa sempre compagnia e i colori sono quelli giusti per star bene e per sognare un po'.
Vi aspetto ancora.
Intanto allenate sempre i muscoli della mente e del cuore!
E che dire degli occhi poi?
È come se questi elementi volessero comunicare qualcosa, volessero parlare a chi sta ammirando il quadro, rimandassero pensieri ed emozioni importanti.
La signora ha certamente posato per il pittore. Un tempo si usava.
Chissà se era conscia che insieme ai simboli del suo status stesse trasmettendo ai posteri molto altro!
E il pittore? Ha solo riportato ciò che vedeva o voleva proprio cogliere quello che andava al di là della signora seduta lì davanti a lui in carne ed ossa?
Penso che questa immagine mi attragga così tanto perché non posso fare a meno di entrare dentro l'anima di questa donna.
Sento impellente il bisogno di conoscerla e di mmaginare come doveva essere nella vita reale.
Perché ve ne parlo?
Perché penso che possa offrire a tutti noi un spunto interessante di discussione nel grande lavoro che ognuno dovrebbe fare nella vita per conoscere se stessi e gli altri con cui si relaziona.
Insomma una specie di esercizio, servito su un piatto d'argento.
Qui intorno alla panchina si parla spesso dell'ansia e delle difficoltà che incontriamo nel vivere quotidiano e di come possiamo superarle rendendoci protagonisti della nostra vita.
Una delle cose base che dovremmo fare è proprio imparare a decifrare emozioni e comportamenti che ci coinvolgono.
Per arrivare a questo non possiamo prescindere dall'osservare le persone, che molto raccontano di loro attraverso i gesti, la postura, lo sguardo, l'abbigliamento, il linguaggio, le parole che utilizzano.
Spesso molti conflitti nascono da errori di comunicazione, in cui i fatti veri si trasformano inconsapevolmente in altri, con conseguenze disastrose per la nostra serenità.
Questo dunque è un esercizio facile facile, perché dell'elenco precedente sicuramente non possiamo utilizzare il linguaggio o i gesti, né l'abbigliamento abbastanza standardizzato, al di là di una maggiore o minore ricchezza che da essi potrebbe rivelarsi, ma che in questo momento non ci interessa.
Restano la postura del collo e del capo, l'atteggiamento del volto e lo sguardo.
Vi dicono qualcosa?
Provate a farvi delle domande e a formulare delle ipotesi.
È contenta la donna di posare? La sua vita sarà serena, appagante? Trasmette gioia di vivere? Vuole comunicare con gli altri? Se potesse parlare, cosa ci racconterebbe? Qual è il suo pensiero più costante in questo periodo della sua vita?
Potremmo andare avanti ancora per molto e con altre domande.
Io la vedo una donna piuttosto introversa, esangue, provata.
È lì perché ci deve essere. È di natura dolce, ma pensierosa, triste, rinunciataria, prevaricata nelle sue aspettative e possibilità. Ha visto e vissuto molte cose brutte che cela dietro la routine, dietro l'immagine che deve rimandare.
Naturalmente non è detto che sia proprio così come la vedo io, ma esercitandosi a vedere oltre l'apparenza possiamo imparare ad andare sempre più avanti nel conoscere chi ci sta intorno e a vivere conseguentemente meglio la nostra quotidianità.
Spero di non essere stata troppo pesante.
Pur partendo da una immagine bella e semplice nel suo complesso, ho deviato verso dissertazioni un pochino più complicate.
Inutile aggiungere che sarei molto curiosa di conoscere anche le vostre opinioni.
È stato bello avervi qui intorno alla nostra panchina, dove la luce ci fa sempre compagnia e i colori sono quelli giusti per star bene e per sognare un po'.
Vi aspetto ancora.
Intanto allenate sempre i muscoli della mente e del cuore!
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