Buongiorno sotto la pioggia, amici cari de “La Panchina”!
Un'altra settimana è ai nastri di partenza.
Questo tempo scorre veramente in fretta!
Dunque, proprio per questo, affrontiamolo con brio e voglia di vivere.
Proviamo a cambiare prospettiva e godiamo anche dell’avere tanto da fare.
Se siamo poi così fortunati di avere un lavoro, godiamoci anche la fatica di alzarci presto e di lavorare sodo.
In fondo se il bicchiere è mezzo pieno tutto è meno pesante e meno tedioso.
Tentiamo di riflettere su questo.
Vorrei far notare, ancora una volta, che queste semplici considerazioni che andiamo snocciolando sono possibili grazie ad un insieme di parole che concretizzano i nostri pensieri.
Infatti, è a tutti evidente che utilizziamo collane di parole per chiarirci come ci sentiamo e come potremmo sentirci intervenendo in qualche modo su di noi.
Già! Le parole hanno dei poteri magici e con la forza dei pensieri con cui sono strettamente interconnesse riescono addirittura a modificare la nostra percezione e la nostra realtà.
Giorni fa ho avuto occasione di leggere un libercolo in cui si citavano dei versi del Vangelo.
Sono stata davvero colpita per lo stretto collegamento che ho trovato con queste tematiche.
Vedere sottolineare l'importanza della parola in modo eclatante mi ha molto colpito.
Osservare l'importanza del linguaggio emergere addirittura dalla notte dei tempi è stato inevitabilmente oltremodo emozionante.
Dunque racconta il Vangelo che la parola è il principio di tutto.
Chi non ricorda “In principio era il Verbo.... e il Verbo era Dio... e tutto è stato fatto per mezzo di lui...”?
Pensate! La parola si identifica addirittura con la divinità, è il principio di tutto e tutto si fa attraverso di essa!
È davvero interessante vedere che l’uomo ha sempre saputo che la parola, il linguaggio, la formazione e la condivisione delle idee, sono talmente importanti da essere il fulcro della propria vita, quindi indispensabili alla stessa sopravvivenza.
Come mai oggi si rifugge spesso dal buon utilizzo della parola e quindi dalla conseguente speculazione del pensiero?
Perché ci si accontenta degli stereotipi, delle frasi fatte e di routine, di un interesse per le parole che spesso è pari a zero?
Forse, per stare bene o almeno un pochino meglio, dovremmo ricominciare a scoprire la loro magia
È proprio questo il vivere tra le parole che auspica “La Panchina”.
È riscoprirci esseri pensanti che costruiscono se stessi attraverso nuove e più numerose parole, organizzate in splendide collane di pensieri.
Quindi andiamo a tutte parole... e qualche pensiero!
Buona giornata, amici cari de “La Panchina”!
Tornate ancora qui a fare un bagno, spero molto piacevole, di meravigliose parole!
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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