Sophia, o cara
Buongiorno, amici de La Panchina!
Che piacere ritrovarci qui tra le parole... sempre uguali e sempre nuove!
Qui, dove le brutture del mondo giungono ovattate, è possibile pensare insieme in serenità.
Il grigio nuvoloso della mattina, qui, diventa addirittura protettivo e facilita un pensiero più profondo, meno usuale e scontato.
È da tanto che mi gira in testa la necessità di riportare in auge l’abitudine a ricercare pensieri più virtuosi che aiutino l’uomo di oggi a ritrovare un equilibrio che spesso sembra perduto.
In fondo è l’obiettivo fondamentale che si propone "La Panchina".
Per questo oggi voglio indagare un aspetto cui da molto tempo si dà davvero troppa poca importanza.
Oggi voglio parlare un po’ dell’affascinante Sofia...
O forse è meglio dire di Filosofia?
Vi prego di non lasciarvi spaventare da questa parolina, perché in realtà tutti noi ne possiamo godere senza peraltro fare alcuna fatica.
Da troppo tempo la necessità che la scuola sia all’altezza delle conoscenze tecniche, che la nostra società prepotentemente richiede, ha fatto sì che gli studi umanistici abbiano sempre più perso di interesse nei programmi scolastici e nella realtà.
Io credo che questo abbia generato un grande depauperamento nella formazione dei giovani di cui ci si accorge poco.
Si attribuisce tutto il male possibile ai massmedia, ai telefonini, alle chat e a quant’altro caratterizza la nostra vita in questo periodo, senza riflettere sul fatto che un mezzo, uno strumento, non può essere né buono né cattivo. E l’uso che se ne fa a far la differenza.
E qui entra in ballo Sofia.
Dunque la bella Sofia è stata abbandonata dai più.
È stata relegata nelle vetuste biblioteche magari piene di polvere come qualcosa di obsoleto e di incomprensibile.
Sarà proprio così?
In fondo che cos’è davvero la filosofia?
È semplicemente il compendio di quell’amore per la conoscenza che distingue l’uomo dagli altri esseri viventi.
Sono le idee variegate sulla vita e sul mondo che nel corso del tempo l’umanità ha raccolto, sulle quali gli uomini hanno discusso, sulle quali si sono ritrovati, confrontati ed evoluti.
Questo è solo uno degli aspetti che contraddistinguono la filosofia, quello che spaventa perchè associato ad uno studio difficile e mnemonico, anche se poi non è così.
In realtà, la comprensione del pensiero dei nostri antenati può essere affascinante e interessante, soprattutto ci abitua a riflettere, a conoscere, a misurarci con ciò che noi siamo e vogliamo essere.
C’è un altro aspetto che secondo me è ancora più importante.
È quello della filosofia che interessa concretamente ognuno di noi, quella che anima le famiglie, i gruppi, la società in cui si vive.
Noi non ce ne accorgiamo, ma l’impronta che diamo al nostro nucleo familiare è essa stessa una filosofia di vita.
Così le scelte che facciamo, che condividiamo con gli altri, i gruppi cui apparteniamo, costituiscono la filosofia secondo la quale decidiamo di vivere.
E questo va certamente bene, soprattutto se scegliamo noi... e non ci lasciamo trascinare per comodità dalla corrente di pensiero meno faticosa, spesso trita e ritrita, che vuole irretirci.
Non essendoci per anni più educati a pensare, a meditare, a ricercare il perché e il percome della nostra esistenza sulla Terra, ci troviamo ora quasi incapaci di intraprendere una strada più consapevole, meno legata alle mode e ai movimenti di opinione spesso strumentalizzati,
Credo che sia bello ritornare a scoprire che oltre l’edonismo, che pure è una filosofia di vita, un volere conseguire solo ed esclusivamente piaceri a buon mercato solo apparentemente auspicabili, esistono mille modi di pensare il nostro passaggio su questa Terra da conoscere per scegliere davvero.
Vorrei tanto non avervi annoiato, perché sono davvero convinta che il segreto per stare bene, vivere in equilibrio con noi stessi, sia proprio questo, quello di imparare a conoscersi attraverso la conoscenza.
Qui sulla panchina può essere facile fare qualche riflessione in più.
Mi piacerebbe tanto che lasciaste un vostro parere.
Questo sarebbe allora un vero scambio, un dibattito stimolante, che ci farebbe crescere nel profondo.
Grazie per aver ascoltato con pazienza il mio pensiero, nella speranza che anche per voi sia stato un momento gradevole tra le parole, sempre belle e indispensabili, qui sulla panchina.
Vi abbraccio tutti e vi aspetto ancora.
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Per allenare i muscoli della mente e del cuore
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