Buongiorno, amici carissimi de "La Panchina"!
Come va?
Forse non benissimo, come sta accadendo un po' a tutti noi, visto il particolare momento.
Pazienza! Ce ne faremo una ragione.
Oggi non ci incontreremo nel mondo reale, ma cercheremo di farlo in collegamento da qui.
Per fortuna esiste il web, questo grande mezzo di comunicazione, che ci permette di vivere insieme tante cose meravigliose, cose che mai avremmo potuto immaginare.
Se ripenso al passato, mi vengono immediatamente in mente le mastodontiche calcolatrici o macchine da scrivere di dimensioni da dinosauro, che giravano negli uffici degli anni della mia giovinezza.
Allora sembrava semplicemente fantascienza.
Eppure adesso sono qui e posso persino organizzare un incontro in questa realtà rarefatta, che è il mondo della nostra panchina virtuale.
Sto per comunicarlo alle signore de "La Panchina" di Lucca.
Vediamo cosa riusciremo a combinare sulla pagina interattiva "Lucca Insieme - Mettiamo in moto parole ed emozioni".
Inutile dire che potete intervenire anche voi.
Sarebbe davvero bellissimo se ciò accadesse!
Grazie per essere qui con noi.
La realtà, insieme, è più bella.
📚
About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
amo questa possibilita di lanciare parole come coriandoli nell'etere, questo modo di comunicare attingendo pensieri dal pozzo profondo della piu vera essenza: cio che si scrive, piu di cio che si dice, nasce da un sentire piu intimo e riflette come uno specchio il piu verace sé .
RispondiEliminaMi obbligo a rallentare, frenare la mia solita impazienza, prendo tempo e respiro, affino riflessioni e chiarifico,mettendo insieme notizie che via via si fanno piu precise per completare il quadro della situazione che tutti stiamo vivendo in questo mese.
Non sono tranquilla anche se, come succede sempre in situazioni che si protraggono, si tende ad assuefarsi in una sorta di autoanestesia che ci obbliga a distogliersi dai cupi pensieri e rivolgersi ad altro. Benvenga se cio ha lo scopo di farci allentare la presa e in breve ritemprare le forze. Io però non voglio vivere in superficie, preferisco guardare in faccia la realta ed aver una visione il più chiara e completa possibile.La situazione non è semplice e senza esagerati allarmismi richiede un atteggiamento coerente e mirato alla salvaguardia del benessere di ognuno e di tutti. penso che l'unione degli sforzi comuni nell'evitare un più rapido diffondersi dei contagi, sia auspicabile e doverosa.Cerchiamo quindi di attenerci , nel limite delle individuali possibilita, alle necessarie disposizioni dettate dagli organi competenti.E con fiducia attendere che anche questa prova cosi severa si attenui e ceda il posto allo bocciare pacificante della nostra amata primavera.
RispondiEliminaalcuni interrogativi mi balenano comunque nella mente la cui sintesi in queste parole: dal caos l'ordine, guerre, distruggere per ricostruire, selezione naturale, creazione di piu forti difese, giochi di potere, i nodi vengono al pettine flussi e riflussi della storia, la natura in un ciclo perenne di morte e di vita.
RispondiEliminaCara Elisabetta, ho compreso da subito che per senso civico avremmo dovuto prendere atto della necessità di un distanziamento sociale... qualcuno mi ha tacciato di esagerazione e guardato anche con un pochino di sufficienza.
RispondiEliminaA conti fatti, forse, avremmo dovuto essere tutti molto molto più accorti.
Adesso siamo in questa situazione a fare considerazioni di vita o di morte.
Probabilmente hai ragione quando dici che, corsi e ricorsi storici, ogni tanto il mondo ha bisogno di una centrifugata per ritrovare un equilibrio. Sembra triste... ma tant'è.
Scavare dentro di noi con le parole, che siano rumorose o mute, ci fa decisamente bene, sempre. A maggior ragione in un momento come questo.
Noi de "La Panchina" continuiamo a tenerci per mano e ad affrontare con la maggiore serenità possibile un vivere insolito che vorrebbe spiazzarci.
Soprattutto, STIAMO IN CASA il più possibile!