Buongiorno, amici de “La Panchina”!
Come va?
Benvenuti!
Oggi in lontananza il cielo è un po' bigio, ma qui la luce è sempre quella fantastica che si sprigiona dalla panchina o, meglio, dalla nostra mente e dai nostri pensieri.
In questo spazio non ci sono perturbazioni atmosferiche che vengano a turbarci, non ci sono se appena appena noi non lo vogliamo e non lo permettiamo.
Qui possiamo scegliere noi.
Pensate quale grande libertà di scelta abbiamo!
In questo spazio possiamo fare davvero quello che vogliamo.
È solo qui che possiamo incidere in modo totale, allontanandoci dalle mille e una pressioni esterne.
Ieri c'è stata una grande affluenza qui intorno, specialmente dalla Russia.
Sono stata davvero molto contenta di questo.
Spero che restiate a lungo con noi!
Approfitto per ringraziare anche le molte persone affezionate che seguono “La Panchina“ regolarmente tramite i lanci che faccio su Facebook.
Per me la vostra assiduità è preziosa.
Intanto, parlando del più e del meno, io mi sono già completamente rilassata.
Magia delle parole e dei pensieri, io sto già bene e potrei riprendere la routine quotidiana con nuova grinta ed efficienza.
Invece voglio raccontarvi ancora qualcosa.
Ieri pomeriggio ci siamo incontrati per una ristretta PANCHINA REALE.
È stata questa la PRIMA PANCHINA RITROVATA.
Abbiamo trascorso un paio d'ore nel mondo delle idee, nel silenzio e nella pace di una panchina ricreata per star bene.
L'assenza di movimento e di rumori è stata fondamentale, un musica bassissima ha fatto da discretissimo sottofondo.
Un biscottino ed un tè non hanno disturbato il fluire dei pensieri, che per una volta non si sono scontrati o accavallati, ma si sono serenamente confrontati.
Alcune esperienze meno positive sono fluite come fosse la cosa più naturale del mondo, ma anche pensieri nuovi sono saltati fuori con gioia ed allegria.
Questa parte più creativa è stata quella più bella.
Spaziare in campi mai praticati ha indotto nuove connessioni, considerazioni, emozioni, che sono quelle secondo me più importanti.
Sì, più importanti perché attivano nuovi schemi di pensiero, nuove sinapsi che fanno bene al cervello e alle nostre emozioni, proprio quell'allenamento dei muscoli della mente e del cuore, che richiamamiamo sempre qui intorno alla nostra panchina.
Qualcuno ha disquisito sull'amore come motore del mondo, l’amore che fa bene a tutte le persone con le quali ci relazioniamo.
Qualche altro ha sottolineato come sia importante poter condividere le proprie idee e il proprio sentire con qualcuno che ti ascolti, cosa questa molto difficile da realizzare.
Io ho scelto di leggere ai convenuti una mia filastrocca per bambini, quella di un folletto che si chiama Rarité.
Uh, come mai mi è venuta un'idea così infantile da proporre in questa occasione?
Non è stato per sbaglio o per abbassare il livello della discussione.
In realtà volevo entrare in un mondo piuttosto sconosciuto per gli adulti, far vivere loro un momento altro completamente diverso da quelli vissuti abitualmente.
Lo scopo era di assaporare insieme un momento di leggerezza, che mettesse in moto qualcosa di nuovo: sensazioni, emozioni e ricordi, ironia e gioco, ma non solo.
Infatti il secondo obiettivo correlato era attivare appunto nuove riflessioni, connessioni, inferenze e quant'altro accade nella nostra complessissima mente in presenza di nuove esperienze.
Quel folletto dispettoso, un amico immaginario come accade di averne a molti bambini, può anche essere una metafora per rappresentare quella parte di noi che non invecchia mai, che sempre si stupisce e che forse costituisce il nostro vero Io.
Ieri pomeriggio ho visto occhi brillanti ed animi sereni intorno alla panchina.
Spero che anche voi, che partecipate a questo momento di parole e pensieri, abbiate un input di nuove idee quando vi allontanerete per ritornare nel vostro mondo reale.
Sono stata molto contenta di avervi avuto qui con me ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Tornate ancora per vivere in armonia tutti insieme momenti di parole e di pensieri liberi.