Eccomi qui, puntuale come promesso!
Ci siete?
Entro subito in argomento.
Infatti insieme a voi mi è cosa gradita riprendere la discussione sulla figura femminile così come appare nella mutata e complessa società moderna.
Comincerò con il dire che io amo la solitudine, forse perchè non mi sento mai sola.
Così quando sono sola mi ipnotizzo a guardare le persone che mi sono intorno, le persone che agiscono e mandano segnali a chi vuole coglierli.
Mi piace studiare le dinamiche relazionali, le parole ed i gesti che intercorrono tra gli individui, i racconti che fanno di se stessi.
In questo periodo dell’anno sono molto più a contatto con la gente e senza volere mi sono trovata ancora una volta a raccogliere tanto materiale interessante dal vivo.
Mi hanno colpito moltissimo le relazioni formative messe in atto con i bambini, le dinamiche intercorrenti in una grande famiglia in cui convivono più livelli d’età e quelle che governano un nucleo familiare allargato di persone prevalentemente adulte.
Inutile dire che le figure femminili risultano decisamente preponderanti, per il tempo che dedicano a manovrare queste dinamiche, ma anche per la qualità delle stesse.
In tutti questi casi gli uomini delegano in maniera importante, fuggono appena possono, tentano di assecondare le richieste femminili, a volte si stizziscono ma tornano ad “obbedire” subito dopo.
È vero che questi di cui parlo non costituiscono una casistica per l’esiguità dei casi, ma sono questi esempi estrapolati da esperienze più numerose osservate.
È vero pure che esistono uomini prepotenti che arrogantemente vogliono dirigere ogni aspetto della vita familiare, ma anche in questa circostanza sotto sotto i figli recepiscono maggiormente i suggerimenti, anche non espressi verbalmente, messi in atto dalle madri, dalle nonne, insomma da figure femminili.
Lascio da parte gli aspetti educativi che riguardano i piccolini perché in questo momento mi interessa maggiormente disquisire sui due nuclei familiari in cui ho visto muoversi più persone e più livelli di età.
La cosa che mi ha maggiormente colpito, senza esprimere alcun giudizio di valore, è stata quella di cogliere donne decisamente direttive, anche se ce ne erano anche di quelle che si facevano dirigere.
Ho avuto l'impressione di assistere ad uno spettacolo teatrale.
Mi sembrava di vedere concretamente i fili muoversi obbedienti secondo il disegno del burattinaio.
Mi fermo qui.
Volete aggiungere voi qualcosa?
Le vostre esperienze cosa vi suggeriscono?
Starei ancora a ore sulla panchina insieme a voi!
Forse, però, è meglio attendere qualche vostro commento.
In ogni caso, proseguiamo domani.
Io vi aspetto sempre qui sulla panchina a mettere insieme parole e pensieri speciali.
Grazie di esserci!
Continuate ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
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